Ci siamo, il countdown è iniziato.
La prossima settimana si parte per l'Austria, destinazione Vienna e il 3° European Wine Blogger Conference, che si terrà dal 22 al 24 ottobre, grazie all'organizzazione e la collaudata regia della coppia Ryan e Gabriella Opaz e di Robert McIntosh.
Sono trascorsi appena 3 anni dal primo congresso, tenutosi in La Rioja (Spagna), eppure sembra che nel mondo (della rete) di anni ne siano passati molti di più. I cambiamenti si susseguono ormai ad una velocità così vorticosa che rischi di esserne escluso per un semplice effetto centrifugo, se non stai più che attento a mantenerti sempre al passo con i ritmi del web.
Per chi ancora non ne sapesse nulla, l'EWBC è la versione europea dell'americana North American Wine Bloggers Conference (annuale congresso sui new media e l'industria del vino, prevista nel 2001 dal 22 al 24 luglio a Charlottesville, Virginia, e già annunciata in pompa magna dal governatore di quello Stato). Ogni anno, un numero sempre crescente di wine bloggers e wine professionals di vario genere e tipo (rivenditori, enologi, giornalisti ma soprattutto produttori) si danno appuntamento in una location sempre diversa (ma sempre d'altissimo livello: perchè andare a soffrire?) per confrontarsi sui temi di maggiore attualità, oltre che per conoscersi di persona e/o rivedersi. Ovviamente, il paese ospitante s'impegna a fondo per mostrare il meglio di se' e della sua produzione vinicola; quest'anno sono previste addirittura tre escursioni, con relative visite ad aziende del vino e degustazioni, in Burgenland, Wienviertel e Danubio.
Fittissimo e con relatori di assoluto rilievo anche il programma della conference vera e propria: tra i tanti sono attesi Elin McCoy, autrice del volume "The Emperor of Wine - The Rise of Robert M.Parker Jr and the Reign of American Taste" e Evan Schnittman di Bloomsbury Publishing.
I temi in discussione quest'anno saranno, tra gli altri, "Freedoms, Rights and Responsibilities", "Creative Commons", "Publishing Platforms". Il tutto intervallato da degustazioni tecniche di vini sia austriaci che cileni, essendo i Wines of Chile uno dei premier sponsor della tre-giorni.
Quanti saremo? 150 persone, almeno. Da 20 diverse nazioni - India, Cina, Brasile, USA e Isole Mauritius comprese. Gli italiani registrati sono una decina, di cui circa la metà lavorano in aziende del vino.
Così pochi, dite? sapete com'è, la lingua ufficiale della conference è l'inglese, senza traduzione simultanea, ed è notoria l'antipatia degli italiani per lo speaking di lingue diverse dalla propria.
E poi in quegli stessi giorni si tiene anche il Salone del Gusto. Vuoi mettere.