nero buono

Il Merano IWF delle (ri) scoperte e delle sorprese

E' stato un bel Merano IWF.

Non solo dal punto di vista degli organizzatori (6500 presenze in 4 giornate, pari +5% rispetto all'edizione precedente) e dell'afflusso (c'era una folla incredibile, ma meglio distribuita nell'arco dei giorni), quanto soprattutto dei vini che ho avuto la possibilità di assaggiare.

Sarà stata semplice fortuna, o il segno di un'attenzione crescente, sta di fatto che i molti assaggi di quest'anno sono stati quasi tutti all'insegna di vitigni autoctoni più o meno sconosciuti. Chi lo sapeva, per esempio, che esiste anche un nero buono o un gambujana? per non parlare delle sorprese: un tannat con l'accento suditirolese, un raro nerello cappuccio in purezza, un refosco insolitamente accattivante... A condire il tutto, rendendo l'esperienza ancora più positiva, i tanti amici salutati, dietro i tavoli a presentare i loro vini, o in giro come noi, a caccia di storie ed emozioni da versare nel bicchiere.

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