Spostatelo, quel maledetto treno.
Fatelo correre sul tracciato ferroviario già esistente.
Arrivare 4 minuti più tardi a Milano o Venezia o dove cavolo volete non vi cambierà la vita, ma potrebbe cambiare quella di un'intera comunità. La gente del Lugana, si tratti dei produttori o di chi vive nella zona interessata dal tracciato dell'Alta Velocità è riuscita nel tempo e con molta fatica a trovare un certo equilibrio tra benessere-progresso-ambiente, nonostante gli sconquassi ambientali che in questi anni hanno subìto comunque.
Ma questo no, non potrebbero sopportarlo, sarebbe la fine di tutto: di una economia che vive soprattutto di turismo, di oltre 200 ettari di vigneti, di un ambiente che il mondo ammira e invidia, fatto di casolari antichi, oasi naturali , santuari centenari.