In questi giorni un po’ così , tra incertezze, speranze, ansie e un mix di sensazioni difficili perfino a definirsi, occupare la mente (e un po’ il portafogli) con l’irrinunciabile rito dei regali di Natale può essere psicologicamente di sollievo. E perchè non diventi il solito incubo di chi non sa più cosa donare a chi, questa volta non parleremo di vino.
Parliamo di miele, api e loro casette. Per fare un regalo originale che faccia bene anche all’ambiente - e indirettamente anche alla viticoltura - quest’anno lasciate perdere pandori, panettoni e dolciumi vari: adottate un alveare di Castello di Meleto, come invita a fare il seguente comunicato:
“Regalare l’adozione di un alveare per sostenere la ripopolazione di questi straordinari insetti a Gaiole in Chianti. È la proposta di Castello di Meleto che riapre il progetto Nel Nome dell’Ape, lanciato a maggio per promuovere l’allevamento di questo straordinario insetto. In seguito all’iniziativa, che consente a chi ama la natura di adottare una famiglia di api e ricevere in cambio il miele prodotto, in primavera sono arrivate 25 nuove famiglie di api sostenute da altrettanti consumatori, sensibili al tema dell’ambiente, raggiungendo il numero di 40 arnie, corrispondenti ad oltre 600.000 api ospitate in un anno.
Ora il progetto si amplia con l’inaugurazione, a inizio anno, del Parco delle Api, costituito da un ettaro e mezzo di alberi e fiori destinati a diventare un vero e proprio “paradiso” per le api ma anche un luogo didattico dove raccontare ad adulti e bambini, l’affascinante mondo di questo insetto da cui dipende il 70% delle risorse alimentari dell’uomo.
Circa 30 specie tra alberi da fiore, arbusti e erbacee, garantiranno da marzo a fine autunno uno spettacolo di colori e forme: alberi di Giuda, tigli, rosmarino, elicriso, borragine, lupinella e ginestrino sono solo alcune delle specie botaniche che fioriranno.
<<L’iniziativa Nel Nome dell’Ape è stata accolta con un consenso oltre le nostre aspettative, tanto che abbiamo deciso di realizzare un vero e proprio Parco. – Afferma Michele Contartese, direttore di Castello di Meleto – Crediamo molto in questo progetto, che completa la nostra visione della sostenibilità ambientale. Accanto al lavoro di custodi, oggi vogliamo promuovere la conoscenza del mondo delle api con un parco aperto a tutti, dove realizzeremo un percorso didattico. >>
L’iniziativa si inserisce in uno scenario di rinnovata attenzione. Dopo un decennio trascorso a verificare i residui di un impatto ambientale nocivo a livello globale, con strascichi che provenivano sin dagli anni Cinquanta del Novecento – come ha rivelato un articolo apparso sul Sole24Ore nel 2013 – dal 2018 l’Unione Europea ha decretato lo stop all’utilizzo di pesticidi neonicotinoidi, che stavano decimando il patrimonio apicolo dei paesi membri. Ancora dal 2018, il 20 maggio, è stata proclamata la Giornata mondiale delle api, al fine di ripristinare un habitat consono alla vita di questi insetti.
Da alcuni anni l’attenzione rivolta all’apis mellifera e all’apis cerana – che possono essere allevate dall’uomo – ha permesso di rivalutare anche in Italia la produzione di miele di varia qualità e di altri prodotti quali polline, propoli e pappa reale molto diffusi nell’utilizzo. Non soltanto: secondo un recente intervento del Consorzio Nazionale Apicoltori Conapi “le api salveranno il mondo” dal momento che l’impollinazione è strettamente legata alla produzione di frutta e verdura, e 70 specie vegetali su 100 dipendono dall’azione fondamentale delle api.