Nel corso dell'anno ci sono almeno tre occasioni nelle quali i digital wine writers di natura varia& assortita si materializzano: due sono di carattere internazionale (l'americana Wine Blogger Conference e l'European Wine Blogger Conference, che quest'anno si terranno rispettivamente in Oregon e Turchia), due appuntamenti impegnati e impegnativi per numero di giornate, attività e e partecipanti, la terza è sicuramente Terroir Vino.
Da sette anni un unicum nel panorama delle manifestazioni enoiche - un po' congresso, un po' fiera, un po' mercato. Probabilmente non acquisterà mai una connotazione precisa e definitiva, e forse proprio in questo risiede la sua forza: nella capacità di aggregare target diversi, accomunati dalla trasversale passione per il vino.
Comunicatori, produttori, rivenditori, fornitori, enotecari, sommelier, ristoratori si ritroveranno perciò anche quest'anno nelle ampie sale dei Magazzini del Cotone, a Genova, nei giorni 10 e 11 giugno. Il primo riservato all'ormai tradizionale Unconference (dove il prefisso negativo non è sinonimo di anarchia sproloquiante, ma di controllata destrutturazione degli interventi, per quanto ossimorico questo possa apparire), il secondo agli assaggi e agli incontri ravvicinati di terzo tipo tra vini, bicchieri ed esseri umani.
A corollario dell'evento - già di per se' ricco, ma forse non abbastanza per un mondo di wine lovers ormai drogato da troppe e fantasmagoriche occasioni di assaggi - tre appuntamenti a cavallo tra il tecnico e il leisure: si va dal Garage Wine Contest (una specie di "wine DIY") alle Degustazioni dal Basso (ovvero "il vino come vorrei sentirlo raccontare: da me"), per finire con il Baratto Wine Day, lo scambio delle etichette (appiccicate alle bottiglie, rigorosamente intonse).
Per il resto del mondo troppo lontano da Genova per poter partecipare in prima persona, l'appuntamento in real time per la Vinix Unplugged Unconference (almeno), è su Twitter (#vuu) e in video streaming
Per tutti gli altri, ci si vede la'.