Cantina di Negrar

La vera identità dell'uva Spigamonti (e qualche altra notizia)

 I rapidi progressi della genetica varietale stanno svelando uno dopo l'altro alcuni misteri che si sono protratti per anni. Uno degli ultimi riguarda l'uva Spigamonti, un vitigno scoperto nel 2000 dal tecnico della Cantina di Negrar, Claudio Oliboni, nei vecchi vigneti di un loro socio in località Montecchio di Negrar. Non riuscendo a identificarla con nessuna delle varietà fino ad oggi note, si era concluso che si trattava di una delle molte uve autoctone dimenticate della Valpolicella, e nel 2013 con Decreto Ministeriale era stata addirittura inserita nel Registro nazionale delle Varietà di vite...

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Anteprima Amarone 2011: le cifre (e una patata bollente)

Per chi è della zona Verona e dintorni, l'ultimo scorcio del mese di gennaio è stato contrassegnato da due appuntamenti enofili interamente incentrati sulla Valpolicella: Amarone in Villa e Anteprima Amarone. Una full immersion per gli amanti di questi rossi quali non ne capitano spesso durante l'anno. Per quel che riguarda l'evento promosso dal Consorzio, ecco qualche dato tratto dall'ufficialità dei comunicati stampa:

"Produzionela Valpolicella è la prima DOP di vino rosso in Veneto e tra le più importanti in Italia. A livello regionale è seconda solo al Prosecco, con una P.L.V. (produzione lorda vendibile) ad ettaro tra le più alte in Italia, che si è attestata tra 18.000-20.000 €/Ha nella vendemmia 2013.

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Vendemmia 2014 in Valpolicella: che vini saranno?

Come un po' in tutta Italia, anche in Valpolicella le prospettive erano ottime: tutti i segnali facevano presagire una gran bella annata, con uve belle sane e perfino in anticipo sui consueti tempi di maturazione. Si cominciava quasi a rilassarsi quando, dalla metà di giugno in poi, la situazione è improvvisamente, drammaticamente peggiorata. E adesso, dopo due mesi di pioggia, grandine e temperature autunnali si iniziano a tirare le somme di quella che è stata la non-estate del 2014; Daniele Accordini, direttore ed enologo della Cantina di Negrar, ha definito quella di quest'anno una vendemmia da professionisti, perchè i problemi sono soprattutto di natura sanitaria, e in questo campo ciò che conta è la capacità pregressa del viticoltore: se è stato superficiale, distratto o frettoloso, ciò che si ritrova adesso sono uve non sane.

Che vini dovremo aspettarci allora da questa annata?

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Tre passi per sopravvivere alla crisi

Quante facce ha la crisi?

Non c'è solo quella, nerissima, di chi ha perso il lavoro e non riesce a ricollocarsi; di chi lo cerca e non lo trova - e di chi ha perfino smesso di cercarlo. C'è anche la faccia grigiastra di chi sta vivendo un momento positivo e non può investire, scontrandosi con le altrui difficoltà finanziarie e la crisi di liquidità delle banche.

E' il caso della Valpolicella del vino (perchè quella del marmo è in sofferenza da anni), le cui imprese performano meglio delle colleghe veronesi (pur essendo, di conseguenza, anche mediamente più indebitate); nel complesso, comunque, il distretto del vino veronese vale oltre 10 milioni (fatturato medio del 2010). E se il PIL regionale appare stabile nel 2011, per il 2012 le proiezioni danno segno negativo anche in Veneto (-1,6%).

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Vinix Live! #10: i vini, la gente, la festa

E' stato un Ferragosto all'insegna del buono, quello vissuto in compagnia di tanti amici, wine lovers e non solo (molti con familiari al seguito), quello trascorso a Faedo, al Vinix LIve! n.10 organizzato presso l'azienda Pojer&Sandri.  Una giornata di festa piena, serena, istruttiva e divertente, grazie all'impegno (e al lavoro, e al sacrificio) di Mario Pojer, Fiorentino Sandri, dei loro familiari e collaboratori: ognuno ha fatto del suo meglio, compresi gli amici chiamati a dare il loro contributo con la loro arte (Fabio Vettori e il suo esercito di instancabili formichine, Egidio Petri con le sue opere di scultura,  gli artisti dello spettacolo finale e i tanti generosi produttori di cose buone: pane, pasta, salumi, miele, birra, succhi di frutta, formaggi, Choco&Wine... l'elenco è qui).

Insomma, peccato per chi non c'era.

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Il museo dell'appassimento delle uve

Anno nuovo, tempo di ... enoiche anteprime.

Quasi in omaggio a un rigoroso ordine alfabetico, la prima anteprima (scusate il bisticcio di parole) in programma sul calendario delle manifestazioni italiche è quella dedicata all’Amarone.
La Valpolicella è forse la terra in cui la tecnica dell’appassimento ha raggiunto i livelli più alti: non solo in termini di quantitativi di uve messe ad appassire - nel 2009 sono stati 218.954 i quintali di uva ammessa alla produzione di Recioto e Amarone della Valpolicella, mentre le denunce di uva presentate per queste tipologie di vino sono state 1495 su 2463 complessive - ma anche di metodologie vere e proprie.

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