Ci fu un tempo in cui le cose in enologia erano semplici come il sistema binario: 0 e 1. Acceso / spento. In quei tempi che oggi tanto remoti ci appaiono, la macerazione era quel momento tecnologico che distingueva il vino rosso da quello bianco. Il primo la faceva, il secondo no.
Tempi remoti, appunto. Oggi di macerazioni - brevi, lunghe, lunghissime - si parla a prescindere dalla dicotomia bianco/rosso, con tutto quel che di tecnico - ma non solo - ciò comporta. Alla macerazione, alle sue prospettive presenti e future, l'OICCE ha dedicato di recente una giornata di studio, (rivolta ovviamente agli addetti ai lavori) e che ha visto sfilare al tavolo dei relatori enologi, ricercatori e docenti universitari.
Al di la' delle peculiarità di una macerazione a cappello sommerso piuttosto di una a cappello galleggiante, tra i molti motivi di riflessione e discussione emersi, uno ci è parso di un certo interesse, uno spunto più di riflessione che tecnico: la constatazione che viviamo in un momento storico di confusione degli stili enologici.