Il Recioto della Valpolicella sta diventando un vino sempre più raro.
Molti produttori hanno smesso di farlo, e anche tra quelli che ancora lo producono non è facile trovarne di davvero buoni.
Perchè il Recioto è un vino viscerale: per essere buono deve innanzitutto piacere a chi lo fa. Solo una forte, radicata passione personale infatti giustifica l’impegno, il rischio, il lavoro e il costo di questo vino che ti costringe a tenere sotto stretto controllo le lunghe settimane d’appassimento e poi a sorvegliarne giorno e notte la fermentazione, cercando ogni volta di centrare quel precarissimo equilibrio tra zuccheri-acidità-alcol-tannini che ogni annata propone in quantità e qualità diverse.