Ci mancavano gli svitati, nel mondo del vino. Ora abbiamo anche quelli. Ma con la S maiuscola. Finalmente.
Read MoreMario Pojer
L'acida verità...
...è che la gente ignora ancora molte cose sul vino, moltissime sull'olio d'oliva, e un'enormità sull'aceto.
E' difficile che chi ama il vino si occupi con ugual passione anche del suo alter ego più naturale, l'aceto. Anzi. I due sono visti da sempre come il Dottor Jekyll e il Mister Hyde dell'uva. Due facce della stessa medaglia, dove una ci piace moltissimo e l'altra (spesso) per niente. Così, è difficile trovare degustatori d'aceto. O organizzare degustazioni del medesimo.
Risultato? una cosa che interessa a pochi/nessuno, ma gode pur sempre di un discreto mercato, finisce per essere sottostimata e bistrattata anche al momento dell'acquisto: uno vale l'altro (purchè costi il meno possibile). Accade così che in Italia i produttori di aceto d'uva siano così pochi da aver deciso di far fronte comune e unirsi sotto un nome: Amici Acidi.
Il bello di #terroirvino2012
Il bello di Terroir Vino è che è se stesso. Nel (tanto) bene e nel (poco) male.
Una formula unica nel suo genere:
- per organizzazione: ogni anno migliora qualcosa (e sbaglia qualcos'altro: Menschliches, Allzumenschliches!*)
- per trasversalità: non importa in quale categoria ti riconosca. Anche se sei un semplice curioso che beve un bicchiere alla settimana, a Terroir Vino ti senti a tuo agio;
- per duttilità: quest'anno è andata così, l'anno scorso è andata colà e l'anno prossimo sarà costà: come una stoffa che si cerca di aggiustare su quell'informe corpaccione che è il mondo del vino pro-con**,Terroir Vino non segue uno schema rigido, sempre uguale a se stesso o con poche inavvertibili varianti, ma è capace di introdurre in ogni edizione cambiamenti (più o meno) macroscopici: il luogo, le iniziative di contorno, le novità dell'anno, le persone, l'impostazione... Il tutto al fine di regalare comunque un'esperienza positiva, da un lato e dall'altro del banchetto, con il vino, con le persone, persino con i new media. Per gente cresciuta a effetti speciali e che troverebbe déjà vu anche una degustazione in AR (augmented reality), trovarsi a vivere con il vino una piana, serena normalità ha quasi dello straordinario.