Luca Formentini

La TAV in Lugana: come ti distruggo un'area di successo

Qualcuno ricorda com’era il mondo, l’Italia, nel 1991? Sembra un’era geologica fa. Nel 1991 Mark Zuckerberg andava alle elementari, le Torri gemelle erano ancora al loro posto e per scattare foto usavamo solo macchine fotografiche. 

In quello stesso 1991 si iniziò a parlare di Alta Velocità nel Lugana relativamente alla tratta Brescia-Verona, un incubo che ha perseguitato in tutti questi anni il Consorzio del Lugana. Questi fin da subito cercò il dialogo con le istituzioni per limitare al massimo i danni al territorio... ottenendo in cambio dai politici di turno (locali e nazionali) tante rassicurazioni, pacche sulle spalle e promesse. E basta. Parole, come al solito, solo parole. Fatti, nessuno. Al punto che in questi giorni i progetti della linea TAV (Treno Alta Velocità) sono arrivati ai Sindaci dei Comuni interessati dal suo attraversamento, i quali avranno 60 giorni di tempo per fare le loro osservazioni: passato questo tempo, se non ci saranno novità, arriveranno centinaia di camion, ruspe e tonnellate di materiali a devastare vigneti e distruggere casali storici. Così un'area oggi ricca, bella, frequentata da turisti di tutto il mondo verrà ridotta in macerie. Il tutto per impedire che il super treno velocissimo rallenti un poco per ben 9 lunghissimi chilometri...

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