…gratis. I consigli, non gli acquisti.
December will be magic again, cantava Kate Bush - a patto però che, come sempre, anche noi facciamo la nostra parte.
Tra le molte bottiglie assaggiate in questi mesi , ecco quelle che rimetterei sulla tavola e che mi permetto di consigliare. Con un’avvertenza: non sono bottiglie filosofiche, del tipo che ci si diverte più a vivisezionare e discutere che a bere. Se cercate qualcosa di raffinato, complesso, per far colpo/bella figura/sdebitarvi di qualcosa, cercate altrove. Questi sono tutti vini che si bevono (alcuni fin troppo facilmente), e con un buon (a volte ottimo) rapporto q/p.
Cominciamo con una bollicina rosa: il Prosecco Rosè Brut 2020 - Paladin. Bello il colore, un rosa che tende al pomegranade & green tea (cfr.Pantone), invitanti i profumi di fragoline, lamponi, mandarini maturi e agrumi. Lungo, pulito, facile, un ottimo spumante da aperitivo ma anche da primi piatti leggeri (e magari dello stesso colore).
Vino rosa fermo: “Pettirosce 2020- Cerasuolo d’Abruzzo DOC” - Cantina Orsogna .Personalmente, mi sono sempre piaciuti i vini di questa azienda, soprattutto gli autoctoni. Questo Montepulciano d’Abruzzo fa onore alla sua tipologia, capace di unire la freschezza del rosè alla struttura del rosso. Fruttato al naso e in bocca, sa di fragola alla menta. Sorso setoso, pulito, equilibrato.
Vino bianco: “Muni” Montemagro 2017 - Daniele Piccinin. Fermo o spumante, il Durello è uno dei miei vini d’elezione. Per molti, ma non per tutti (e a me sta benissimo così, perchè ce n’è ancora poco). Questo è un Durello fermo, con profumi di pompelmo ed erbe di campo, pulito, lungo, dritto come un fuso. E decisamente #foodfriendly.
Vino rosso fresco: “San Lorenzo” Ciliegiolo 2013 - Sassotondo: anche il Ciliegiolo mi piace come vitigno. Questo di quest’azienda maremmana è fruttato di ciliegia fresca, frescassimo, equilibrato e setolo. Lungo in bocca e con buona pulizia.
Esaurita la lista degli acquisti egoistici (= per se’), chiudo con un paio di consigli per lo shopping più altruistico (=solidale): a parte DiVento VentoRosa, di cui ho già parlato qui, introduco il nuovo Tabula Rasa: “Allegro”, un bianco frizzante a base di Garganega e Trebbiano Toscano, fermentato in bottiglia come pareva a lui, cioè allegramente. Il ricavato delle vendite di questo vino è destinato all’associazione “Cuore della Stella Onlus”. Per info e acquisti scrivere al suo produttore, Leonardo.
E con questo possiamo passare ai brindisi finali, quelli degli auguri: Buone Feste a tutti, e arrivederci all’anno prossimo!