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Il Vinitaly ideale: senza folle oceaniche

Il Vinitaly ideale: senza folle oceaniche

Vinitaly e la fiera del vino *perfetta*. Vinitaly: Where Do You Wish To Go?

March 27, 2017 in Ségnati in agenda, Succede anche questo

Piacerebbe a tutti una fiera del vino internazionale e ordinata, presa d'assalto da folle di persone che magicamente si dissolvono non appena escono dai cancelli, allestita in un quartiere che puoi raggiungere in auto senza rallentamenti o code, né in entrata né in uscita, dove trovi da parcheggiare gratis a 10 metri dall'ingresso, dove le connessioni funzionano tutto il tempo e le persone che circolano tra padiglioni e stand sono solo compratori ansiosi di svuotare qualsivoglia cantina italiana pagando in anticipo e in contanti. Sarebbe la fiera del vino *perfetta*. Peccato che non esista. Né in Italia, né all'estero. Per la sempinterna regola del "nessun pasto è gratis", anche le migliori fiere del vino hanno un sacco di spiacevoli effetti collaterali; concentrarsi sugli obiettivi da raggiungere prima (della fiera stessa), e su quelli raggiunti (o mancati) poi, però, aiuterebbe a non sprecare preziose energie mentali nelle solite geremiadi. Anche continuare a lamentarsi è un lavoro (improduttivo). Ciò premesso, giova ricordare che Vinitaly ha una tradizione di pubblico misto (cons-pro). E' nata così oltre mezzo secolo fa, quando feste, fiere, sagre, pubbliche degustazioni e mostre varie e assortite del vino non esistevano ancora, se non poche e rade, e rappresentò in questo qualcosa di nuovo: un'occasione offerta ai consumatori d'incontrare produttori da tutta Italia e di assaggiare i loro vini, e un  momento di incontro per i professionisti. Poiché entrambe le categorie erano composte da un numero di persone ragionevole, all'epoca si pensò che potessero benissimo convivere, nella stessa fiera e negli stessi giorni. 52 anni dopo le cose sono un pochino cambiate: manifestazioni ecc. del vino se ne fanno 3 o 4 al giorno, ovunque, 365 giorni l'anno, e anche le due categorie di persone sono cresciute numericamente in modo abnorme. La loro gestione in contemporanea si fa ogni anno più problematica (per qualunque fiera). Conclusione: se sei un professionista della filiera, e scegli di andare al Vinitaly, sappi che dovrai sopportare dei disagi. Se nonostante questo decidi di andare comunque, stila un piano d'azione e concentrati sui tuoi obiettivi, e basta. Se invece sei di quelli "Vinitaly-no-grazie", nei dintorni di Verona si svolgono in contemporanea almeno altre 3 manifestazioni (questa, questa e questa): scegli di conseguenza. Infine, se sei un semplice appassionato, il programma del Vinitaly diffuso (in città e sul Lago) quest'anno è particolarmente ricco, ce n'è per tutti i gusti. E di tutte le DOC.

If you are planning to go to Vinitaly, and you're not a wine professional and just wish to enjoy good moments, with good wine and some good friends, my advice is to avoid the headquarter of the exhibition and heading in Verona downtown - or to Bardolino, Lake of Garda. Check my infographic here, and choose the right wine event for you! 

Tags: Vinitaly, VinNatur, ViniVeri, Summa
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Perché il vino è un prodotto della natura. E la natura ha i suoi tempi. Non i nostri, sempre così affannati, nevrotici, insufficienti. Per fare un grande vino ci vuole tempo, per fare un bambino ci vuole tempo, per fare del pane (quello buono) ci vuole tempo, tempo... e tranquillità. Anche per scrivere ci vuole tempo, perciò non pensiate di trovare nuovi post ogni santo giorno. Prendetevi tempo per leggere queste pagine. E lasciatene un po’ anche a me: ad essere pigro non c’è solo il vino.


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