Mentre si attende di sapere quale sarà la sorte del Centro di sperimentazione in vitivinicoltura di S.Floriano, registriamo con piacere sulla vicenda un commento autorevole: quello di Arturo Stocchetti.
Rinomato produttore di Soave - la sua azienda ha sede nello storico palazzo dei conti Sambonifacio, in centro paese -, fermo sostenitore di una enologia che non rinnega la tradizione pur sapendo avvalersi della scienza e della tecnologie moderne, Arturo Stocchetti è al suo terzo mandato di presidente del Consorzio del Soave, ma è anche a capo del Consorzio Vini Veneti.
Ed è soprattutto in questa veste che così commenta la vicenda che vede protagonista il Centro di S.Floriano in questi giorni:
"Come Presidente del CEVIVE che raggruppa ben 10 consorzi di cui 6 sono veronesi (Soave, Valpolicella, Bardolino, Custoza, Durello, Arcole), ufficialmente non sono mai stato informato, né interpellato a proposito di questi fatti.
Nonostante ciò, noi Consorzi dei Vini veronesi non siamo né sordi, né muti.... Ci stiamo informando per avere dati certi, in modo da potere poi agire in merito. Noi abbiamo molto a cuore il Centro di San Floriano, perché siamo i primi sostenitori della ricerca e della sperimentazione che da più di 35 anni opera nel nostro territorio.
Concludo dicendo che è mia convinzione che se San Floriano fosse gestito dal privato e non dal pubblico, anziché essere una perdita sarebbe una risorsa per tutto il sistema viticolo veronese".