Luigi Veronelli torna in Valpolicella

...non personalmente, purtroppo, ma con il suo pensiero, raccolto e raccontato da due persone che gli sono sempre state molto vicine, nella vita e nel lavoro.

Arturo Rota e Nichi Stefi.

Luigi Veronelli - che ho avuto la fortuna di conoscere e con il quale ho iniziato a scrivere di vino - è stato l'iniziatore, il precursore, il pioniere di tante cose, non solo della scrittura o della critica enogastronomica.

Nella sua eredità di giornalista, ma anche di pensatore e gastronomo c'è un aspetto culturale - d'alta Cultura, intendo, anche letteraria - che in genere non viene mai messo abbastanza in risalto, perchè si ha sempre paura di "allontanare il consumatore". Così facendo però, in realtà gli si nega un servizio: quello di aiutarlo ad acquisire un livello di conoscenza più alto, più profondo e migliore. Non è questione di snobismo: è questione di e-ducazione nel senso letterale del termine. Il vino è cultura, e guadagnarsi la cultura costa impegno, fatica e spesso anche soldi, perchè ciò che costa poco o niente, vale poco o niente.

Vale per la cultura e vale per il vino.

Arturo e Nichi presenteranno il libro dedicato a Veronelli nel solo luogo necessario (nell'accezione filosofica dell'aggettivo: è così e non potrebbe essere che così) della Valpolicella: la casa di quello che è stato uno dei suoi più grandi amici ed estimatori, Nino Franceschetti. Enologo e valpolicellese autentico, grande tecnico e grande uomo: uno che il vino, le vigne, e gli uomini li conosceva come pochi. 

La serata sarà dunque ospitata presso il  TeatroSoffitta del Fòntego, via Valpolicella 54 a S. Pietro in Cariano, il 29 novembre, alle 20.30.

L'ingresso è libero, ma si prega di prenotare all'indirizzo leooro@tiscali.it, o al n. 328 4109059, oppure andando alla pagina Facebook di “Incontri Sottotetto”