2 febbraio, il compleanno di un grande

... C'è un libro che avresti voluto scrivere e non hai scritto?

"Sì, un giallo. Me l'avevo proposto l'editore Mazzotta, poi la cosa è tramontata. Ma prima o poi lo scriverò".

E l'editore che era in te non urla, adesso che sei passato dall'altra parte?

"Urla ogni tanto, ma lo tengo buono (...) E dovrà pazientare l'editore che è in me: adesso sto preparando il libro degli spumanti e degli champagne".

C'è una confusione pazzesca nel settore.

"Quest'inverno ho letto cose atroci. I nostri spumanti stanno crescendo, alcuni sono eccezionali, ma ogni paragone è fuori luogo, lo champagne è una cosa diversa per mille motivi e mi stupisce che i francesi abbiano lasciato correre sulla scrittura metodo champenoise".

Non ti preoccupano i dati sul consumo? In Italia si beve sempre meno.

"Ma si beve sempre meglio e ne sono fiero, sono anni che lo dico. Difatti, sarà in crisi qualche grossa cantina, non certo il piccolo produttore, il bravo vignaiolo".

E come si mangia?

"Meglio. E' un periodo di chiarificazione. Tutti si stanno ficcando in zucca che non esiste la nuova cucina, o nouvelle cuisine. La cucina fatta bene e adatta ai tempi è sempre nuova".

C'è niente del tuo passato di cui ti vergogni?

"Sì, non l'ho mai detto a nessuno. Nel primo dopoguerra facevo il rappresentante di prodotti chimici, e non mi piaceva. Avevo la zona Gallarate-Busto-Legnano, che pure non mi piaceva.Sto cercando attenuanti, come vedi".

Attenuanti a che?

"Al fatto che ogni sette giorni io e un certo signor Crespi ci trovavamo al ristorante "da Giovanni" di Legnano e facevamo una gara. E' andata avanti un paio di anni. Vinceva chi mangiava più piatti di minestrone e più polli arrosto...E' una macchia pesante sul mio passato, dopo tanto tempo spero nell'amnistia, mi sono pentito".

Quanti pollastri sei arrivato a spararti giù?

"Questo non lo dirò mai".

                                      (tratto da "Le Grandi Abbuffatte - articolo di Gianni Mura", Playboy 1983).

Oggi è il 2 febbraio: Luigi Veronelli, l'iniziatore, compirebbe 85 anni. L'amico Rocco Lettieri (che mi ha inviato l'articolo da cui ho tratto parte dell'intervista) sostiene che "ognuno di noi  deve  qualcosa a Luigi Veronelli" (e io sono assolutamente d'accordo).

In suo ricordo è organizzato un piccolo evento: per chi vuole o può, l'appuntamento è per  sabato 19 Marzo 2011, presso l'Antica Tenuta Le Casacce, Agri-turismo con agri-locanda, Località Casacce in Val dOrcia
58038 SEGGIANO (Grosseto).

In Val d'Orcia si mangia benissimo e si beve altrettanto bene: lo chef Enrico Casini, titolare della Locanda, saprà darne una convincente dimostrazione.

Sono sicura che il grande Gino approverebbe.