L'annata 2013 non è stata delle più felici.
Ormai anche i più irriducibili ottimisti lo ammettono, pur in mezzo a una selva di ma, però, tuttavia, dipende. Eppure, paradossalmente, dovremmo essere contenti di questo, e cioè di una variabilità che si riflette nel vino finito, a dimostrazione che stiamo ancora parlando di un prodotto agricolo, e non di qualcosa di artificiale, messo insieme in qualche laboratorio.
Le recenti Anteprime Bardolino, Chiaretto di Bardolino e Custoza - i tre vini-simbolo del Lago di Garda veronese - hanno dimostrato proprio questo: un'annata di non facile gestione e interpretazione, per la quale la cosa più saggia da fare in molti casi è...sospendere il giudizio. Molti vini infatti non hanno ancora deciso cosa fare da grandi, e per saperne di più bisognerà aspettare la fine dell'estate. Le sorprese non mancheranno.