Natale, tempo di regali.
E' stato facile, finchè ci era possibile, sostituire con un oggetto - il regalo - la nostra disattenzione, le nostre dimenticanze, spesso la nostra difficoltà a esserci quando le persone hanno bisogno di noi.
Oggi i tempi son cambiati, e forse è bene così: ci costringeranno ad essere più essenziali, meno materialisti e a dare maggior valore all'immateriale, di cui pure tutti abbiamo bisogno sempre.
Mi permetto perciò di riprendere e rilanciare la bella idea dell'amico wine blogger Robert McIntosh,: dire "grazie".
Un "grazie" non costa nulla ma vuol dire molto, soprattutto se chi lo riceve è un wine (o anche food) blogger, di cui durante tutto un anno abbiamo usufruito aggratiss dei post, dei consigli, riflessioni, foto, video, recensioni, informazioni, notizie e di ogni altro genere di contenuto.
Se non avete mai avuto occasione di dire "grazie" al vostro (o vostri) autori preferiti, ecco, questo è il momento per farlo. Volete far di più? Sottoponete la candidatura di un post/articolo/video che vi è piaciuto più di tutti al Born Digital Awards, la cui seconda edizione è appena stata lanciata: è un modo molto concreto per far sapere al vostro autore preferito che apprezzate il suo lavoro e lo ritenete all'altezza di vedersela con mostri sacri della wine communication come Alder Yarrow, Wink Lorch, Jamie Goode, Tim Atkin.
E per farlo sapere all'universo mondo, potete sempre usare i social networks, come Twitter: #thanksuarethebest, #grazieseilmigliore (con tante scuse all'inglese e all'italiano per le barbare contrazioni) seguito dal nome o dai nomi dei vostri preferiti.
Un piccolo regalo che dice tanto, a tutti.