Recioto della Valpolicella

Una festa per Flavio M. Aurelio, per gli amici Cassiodoro

Molti produttori forse non lo sanno, altri l'hanno dimenticato, altri ancora sono indifferenti alla cosa, ma per amore di verità storica (e di giustizia) bisogna dirlo: noi veronesi abbiamo un grande debito di riconoscenza nei confronti di Flavio Magno Aurelio, Senatore Cassiodoro. 

E' merito suo se il Recioto della Valpolicella e quello di Soave sono stati i vini più importanti, celebrati e ricercati per secoli dalle classi dirigenti del tempo, da ricchi e aristocratici: per dirla in termini contemporanei, Cassiodoro è stato il primo e più efficace testimonial di questi vini. E poichè dal Recioto della Valpolicella deriva anche l'ancor più famoso e celebrato Amarone della Valpolicella, scusate se è poco. 

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Recioto della Valpolicella, una presentazione liquida

 Martedì 17 marzo, alle 18, presso la Libreria Libre! i due autori di questo volumetto parleranno del Recioto della Valpolicella, della sua storia, della sua famiglia, e dei suoi amici.

Il Recioto della Valpolicella è il grande dimenticato nel panorama dei vini della Valpolicella: un vino difficile da fare (quelli che lo sanno fare davvero bene sono rimasti in pochi) e ancor più difficile da vendere, perchè quando i produttori ci si provano, generalmente sbagliano praticamente tutto: approccio, presentazione, pubblico, tempi e luoghi (forse un giorno scriverò un altro libro, "come vendere con successo il Recioto della Valpolicella"). 

Nel frattempo, i curiosi e i fan di questo vino sono invitati a partecipare a questo incontro, che non vuole avere nulla di didascalico, ma molto di bevibile: la chiacchierata infatti si svolgerà con la partecipazione del protagonista.

Guest stars: Emanuele Delmiglio, Eddy Marchi (il Vigneto dei Salumi)

Come sta il Recioto di Soave?

Lo scopriremo tra qualche ora, come sta.

Ovvero, al termine di una impegnativa degustazione che vedrà sfilare - rigorosamente coperti - oltre una quarantina di campioni, presentati da altrettante aziende.

La degustazione, voluta a tutti i costi da un autentico ambasciatore del Recioto veronese, Lorenzo Simeoni, cui si devono i soavi Suevi, ha richiesto uno sforzo organizzativo e di comunicazione che, francamente, a mio avviso molte delle aziende partecipanti non si meritano (non più di tanto).

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Il Recioto della Valpolicella, il re che c'era

Il Recioto della Valpolicella sta diventando un vino sempre più raro.

Molti produttori hanno smesso di farlo, e anche tra quelli che ancora lo producono non è facile trovarne di davvero buoni.

Perchè il Recioto è un vino viscerale: per essere buono deve innanzitutto piacere a chi lo fa. Solo una forte, radicata passione personale infatti giustifica l’impegno, il rischio, il lavoro e il costo di questo vino che ti costringe a tenere sotto stretto controllo le lunghe settimane d’appassimento e poi a sorvegliarne giorno e notte la fermentazione, cercando ogni volta di centrare quel precarissimo equilibrio tra zuccheri-acidità-alcol-tannini che ogni annata propone in quantità e qualità diverse.

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Recioto della Valpolicella: back to the source

Il Recioto della Valpolicella è l'esame di maturità di un produttore. La dimostrazione definitiva del suo saper fare (il produttore) e saper essere (un produttore della Valpolicella)

L'Amarone puoi gestirlo, con il Recioto devi scendere a patti. Quando credi di averla spuntata, il vino si ribella e tutto quello che ottieni è un prodotto semplicemente dolce, spesso anonimo e insulso. A conti fatti, l'Amarone della Valpolicella è (relativamente) facile da realizzare: il Recioto, no.

In commercio si trovano tanti vini etichettati come Recioto della Valpolicella Docg, perchè legalmente lo sono: ma l'anima è un'altra cosa. Pochi ce l'hanno.

Il Valpolicella Ripasso è un vino tecnico, l'Amarone un vino tecnico e di stile, il Recioto è sensibilità e natura. La tecnica è importante, ma più importante ancora l'uva. Dev'essere la migliore della migliore annata; perciò se in giro trovate bottiglie di Recioto di ogni annata che il buon Dio manda in terra, sappiate che non contengono  emozioni, ma solo vini tecnicamente ben fatti ma dalla personalità incolore, perchè le annate da Recioto sono poche, sono ancor meno di quelle dell'Amarone.

(questo post continua qui)