L'acquisto del vino si fa social: è nato Vinix Grassroot Market

 In questi giorni difficili per le tasche di tutti, il discorso della disintermediazione è della massima attualità. Noi ne parliamo da anni, e da altrettanto tempo la vagheggiano i produttori. O per lo meno, così dicono. Vendita diretta. Che belle parole! Tu vieni in cantina, e io ti vendo il vino: tu risparmi, io guadagno. E siamo felici entrambi. Senonchè, proprio a parlare di vendita diretta (no agenti, intermediari, retailers, ecc.ecc.) sembra che a tanti produttori venga un attacco di tachicardia, che li fa desistere dal progetto a pochi metri dal traguardo.

Non starò a elencare i perchè e i percome, le scuse e le giustificazioni, le paranoie e le ossessioni di chi fa il vino perchè le conosciamo tutti (e personalmente mi hanno stufato). Finchè la paura di una ritorsione (o di un mancato guadagno) probabile avrà la meglio sulla prospettiva di un guadagno certo, inutile star lì a discutere. A molti piace piangersi addosso, piuttosto che rischiare qualcosa. Molti altri, obiettivamente, non possono permettersi di correre nemmeno questo rischio.

In attesa che sul fronte della produzione qualcosa succeda - un cambio di cultura, di mentalità, uno scatto d'orgoglio... -, i consumatori si organizzano. I gruppi d'acquisto non sono una novità, e l'esplosione degli strumenti social ha reso più facile tenersi in contatto, dialogare, aggregarsi. Ecco allora l'idea semplice e geniale (in teoria), ma molto complessa da strutturare e onerosa da gestire, del mercato dal basso. Solo per il vino (e per la birra, e per l'olio d'oliva). E solo via web.

Parliamo del Vinix Grassroot Market. Così lo descrive il suo comunicato stampa ufficiale:

"Vinix Grassroots Market  è il nuovo progetto di social commerce lanciato il 18 gennaio scorso all’interno della piattaforma di social networking verticale Vinix.com.

Un vero e proprio mercato dal basso basato su una selezione molto rigida di produttori di vini, oli e birre, con sconti scalari in base alle quantità acquistate, da 12 a 480 bottiglie per ordine, da soli o in compagnia.

Vinix Grassroots Market, oltre alla possibilità di acquisto da soli per professionisti o privati, consente infatti agli appassionati di automatizzare completamente la creazione e gestione dei gruppi di acquisto con i quali poter poi andare a far scorte in “cordata”, tra amici.

Il progetto, recentemente insignito del “Social award” al Premio Web Italia, è stato realizzato da un affiatato team di giovani chiavaresi, e rappresenta probabimente il vertice tecnologico dello sviluppo web nell’ambito enogastronomico italiano.

Considerato che la piattaforma è stata completamente integrata all’interno del maggiore social network di settore in Italia, si può finalmente parlare di un progetto di reale social commerce.

Per informazioni: 

Web: http://vgm.vinix.com

E-mail: shop@vinix.com

Tel: 347 2119450
Twitter: @grassrootmarket"

Da questo comunicato, due cose (tra le tante) balzano subito agli occhi. La prima è che un qualunque papà di famiglia può fare la scorta di vino (da 12 bottiglie in su) comprandolo a un prezzo vantaggioso - più compra, più aumenta lo sconto rispetto al prezzo che spenderebbe andando in negozio.

La seconda è che, se questo papà di famiglia per caso fa anche l'enotecaro, beh, potrà continuare a farlo. E a ordinare vino ("un'azienda per volta") attraverso la piattaforma, sia pure in veste di privato. 

Per ulteriori informazioni, la pagina delle FAQ è a disposizione di tutti i dubbiosi/timorosi/diffidenti...