Vendemmia 2011 in Veneto Occ.: parola d'ordine, raccogliere subito

Prima di cominciare a leggere, un consiglio:

1) prendete le trionfali previsioni vendemmiali strombazzate a giugno 2011 (le migliori sono quelle di Fedagri-Confcooperative);

2) stampatele su carta di buona qualità;

3) piegate il foglio così;

4) aprite la finestra e lanciate, ammirando compiaciuti l'elegante volo del vostro aeromodello...

Fatto? Bene. Possiamo cominciare. Seriamente.

Venerdì 2 settembre si è tenuta nella sala congressi di Borgo Rocca Sveva , a Soave,il consueto "Focus sulla vendemmia", organizzato dalla sezione Veneto Occidentale di Assoenologi. Gli agronomi di 4 aree produttive di questa parte del Veneto si sono alternati sul palco - moderava l'amico giornalista e scrittore enogastrovitivinicolo di TeleArena Stefano Cantiero - per spiegare che bella sarebbe stata questa vendemmia se ad un certo punto avesse cominciato a piovere. Non troppo, giusto un po', una pioggia rinfrescante per tutti, ma vitale per le vigne. Le quali, a fronte di tanta perdurante calura, negli ultimi quindici giorni hanno incrociato i rami (metaforicamente parlando) e hanno smesso di lavorare. Con quasi 40 gradi - il 23 agosto si è toccata nella Doc Soave la temperatura più alta dal 1930 ad oggi: 38,9 gradi centigradi - sfido chiunque a far qualcosa, all'aperto. Fuor di metafora, lo stress idrico comincia a farsi pesante un po' ovunque.

Ecco la situazione nel dettaglio:  

Doc Bardolino (analisi sulle uve corvina e rondinella): c'è un anticipo di maturazione, le gradazioni zuccherine si presentano più alte del dato medio degli ultimi 22 anni, con un valore più simile a quello del 2009. L'acidità è piuttosto bassa, anche se non come nel 2003. Nelle zone più vicine a Garda l'acido malico (importante ai fini della durata della freschezza ai vini) si sta rapidamente degradando. La maturazione tecnologica (ovvero il raporto tra zuccheri e acidi) però si mostra soddisfacente. Consiglio finale : raccogliere subito, sia la corvina che la rondinella. Secondo le date stabilite dal Consorzio di tutela del Bardolino, il 7 settembre potrà iniziare la vendemmia delle uve per il Bardolino Novello, il 12 per quelle del Bardolino Doc, il 19 per quelle del Bardolino Docg.

Doc Valpolicella: l'estensione della zona di produzione e la variabilità dei suoli e delle situazioni, porta ad una grande variabilità anche dei dati. Si registrano fasi vegetative anticipate, uno stato sanitario delle uve generalmente buono, ma parecchie scottature sulle uve. Anche in queste zone l'acido malico sta calando, e così dicasi dell'estraibilità degli antociani (i pigmenti idrosolubili). Nel complesso, un'annata tranquilla, "semplicemente" buona (non eccezionale). Le uve da destinare all'appassimento sono già in fase di raccolta dal 1 settembre, tutte le altre a seguire tra l'8 e il 19 settembre.

Doc Colli Berici: mai vista un'annata così anomala. Uve di varietà diverse, bianche e rosse (dalle precoci alle tardive) non rispettano il loro carattere e stanno maturando tutte insieme, provocando non pochi disagi a chi deve raccogliere e incantinare. Anche in queste zone si registrano molti danni da scottature nei vigneti sottoposti a defogliazione. L'acido malico presenta valori soddisfacenti nelle uve precoci come il pinot grigio, ma impensieriscono le gradazioni zuccherine, che arrivano anche a 20 gradi Babo (pari a una gradazione in alcol del vino finito che supera i 13 gradi e mezzo. Per saperne di più su queste equivalenze e molti altri argomenti, leggete  il manuale). La produzione si prospetta in calo: in compenso, i vini rossi di quest'annata dovrebbero presentarsi di ottima qualità.

Doc Soave: in un millesimo così strano e tormentato, la garganega è l'uva che sta dimostrando le migliori capacità di adattamento: è una cultivar così flessibile che si comporta come una tardiva o una precoce a seconda se l'annata è più fredda o più calda. Il mese cruciale per la garganega infatti non è (come per le altre) agosto, bensì settembre . Per questo si adatta a quel che passa il ...tempo nel periodo che va dall'invaiatura alla raccolta.
Insomma: il 2011 è un'annata precoce, con alte gradazioni zuccherine, ma una buona dotazione aromatica. Rispetto al passato l'acidità è in calo, ma l'equilibrio zuccheri-acidi si presenta migliore rispetto al 2007.

Le conclusioni generali del convegno le ha poi tratte il presidente di Assoenologi V.O. ed enologo della Cantina di Soave, Luigino Bertolazzi: "Non si riesce a prevedere più nulla. Per questo bisogna essere ancora di più padroni della situazione nel vigneto, con una gestione non solo corretta, ma moderna anche tecnologicamente. Il 2011 oggi si presenta come un anno difficile da valutare, ma non bocciamolo subito solo perchè è così caldo: anche il 2010 non ci era apparso esaltante, eppure oggi ci stiamo ricredendo, perchè i vini si stanno comportando molto bene. Perciò, sotto con la vendemmia: è il momento di raccogliere!"