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Friulano e Pinot bianco, il debutto della Cricca

Rive Alte (archivio ERSA)

Vi ricordate i Winefathers? Ne abbiamo parlato giusto un anno fa, qui. Per chi non li conoscesse, sono una giovane e promettente startup che sta mettendo in contatto gruppi appassionati con selezionati, ottimi produttori, tra i quali virtualmente si instaurano virtuali ma proficui legami di parentela - o almeno così sembra. 

A distanza di un anno da quel primo post, le cose sono andate avanti, e si sono evolute, come ci spiegano nel comunicato che riportiamo: "Sono trascorsi due anni e mezzo dalla nascita di The Winefathers, il primo e unico portale che permette ad appassionati di tutto il mondo di diventare parenti dei migliori vignaioli artigianali italiani. Due anni e mezzo intensi, che hanno portato molti riconoscimenti alla giovane azienda friulana - premiata a Expo come una delle 25 migliori startup italiane in ambito food. 

Il lavoro dietro al computer, però, cominciava a stare stretto, ed ecco che, all’inizio del 2016 nasce il progetto de La Cricca.

La Cricca è la storia di un incontro, quello tra i Winefathers e l’enologo Giacomo Orlando. Un incontro casuale, o forse segnato dal destino. I Winefathers - Luca, Luca e Alessandro - entusiasti del loro progetto nel mondo del vino sono alla ricerca di una nuova idea. Ma, da dove cominciare?

Giacomo Orlando, giovane enologo che lavora in una rinomata cantina friulana, sente lo stesso bisogno di realizzare qualcosa di nuovo. Giacomo è un tecnico talentuoso, in grado di produrre vini d’eccellenza, ma vuole condividere con qualcuno il suo progetto.

E così i Winefathers e Giacomo - a cui si aggiunge Michelangelo, enologo appassionato di comunicazione digitale - si trovano e formano un gruppo - una cricca come la chiamano loro - per lavorare insieme e portare in tavola la loro idea di vino friulano.

Nascono così, dalla DOC Friuli Colli Orientali, due bianchi prodotti in edizione limitata. Duemila bottiglie in tutto, ognuna numerata.

Il primo vino è un Friulano potente ma plastico e di agile beva che si adatta ad antipasti di verdure anche pastellate, stuzzichini a base di formaggio, zuppe, risotti a base di pesce, carni bianche alla griglia e formaggi anche abbastanza stagionati a pasta dura. Il primo naso è intenso: mela golden, pesca bianca, mandorla che rende piacevolmente riconoscibile la varietà. Stessa corrispondenza in bocca, minerale e fruttato, buon equilibrio e persistenza, amarognolo caratterizzante.

Il secondo è un Pinot Bianco giallo paglierino carico, luminoso, che al naso si presenta intenso, fruttato, con sentori di spezie. Al palato risulta fine, elegante ma strutturato, equilibrato, sapido e persistente. Abbinamenti suggeriti? Carpaccio di tonno rucola e grana, risotti con crostacei, gnocchi di pane con speck, secondi di pesce anche elaborati, carni bianche, formaggi anche piuttosto stagionati".

Curiosi di provarli? se non sono già esauriti, i due vini sono in vendita sul sito dei Winefathers.