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Dell'export del vino italiano, del successo del Prosecco e altre storie

Nel caso vi foste persi queste notizie, ecco un breve riassunto dei fatti più salienti degli ultimi giorni per il mondo del vino:

In Cina importazioni record di vino italiano: il 2016 si è chiuso con le importazioni cinesi di vino che hanno toccato 6,4 milioni di ettolitri, +15% rispetto al 2015. Da notare l'incremento a due cifre delle importazioni sia in termini di volumi che di spesa corrispettiva. Se in Cina l'export di vino galoppa, in altri paesi però arranca, o non è così significativo: è il caso di Brasile, Russia e India. 

Non accenna a placarsi la sete di Prosecco. Lo dicono i dati dell'annuale studio commissionato da Vinexpo. Da qui al 2020 è previsto un ulteriore incremento di consumo vini rosati, superiore al 20%. Fatto interessante, non saranno targati solo Francia, ma anche Australia e Sudafrica.

Cosa contraddistingue il movimento del vino naturale da altri movimenti culturali o di protesta a esso coevi? "Tante cose, ma quello che rilevo, pensando al cinema e alla cultura in generale, è questo contrasto tra il materiale e l'immateriale". Chi risponde così è Jonathan Nossiter, il regista di Mondovino, che si concede ad un'intervista sulla sua concezione di vino (naturale), l'etica, l'estetica e quel che ci ruota intorno.

E con questa nota culturale chiudiamo la nostra breve rassegna stampa, ricordando solo che siamo ancora in pieno periodo di Anteprime Toscane: Chianti Classico Collection (13 e 14 febbraio ) Vernaccia di S.Gimignano (15 ), Vino Nobile (16) e soprattutto Benvenuto Brunello (17 e 18). Buoni assaggi a tutti.