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L'AI sbarca a Wine 2 Wine

Un momento di W2Wine 2023: da sin. Gabriele Gorelli MW, Robert Joseph, Andrea Lonardi MW. (Photo by Just Do The Work)

É in giro da oltre 10 anni (dal 2012, per l’esattezza), ma solo di recente è diventato  l’argomento più attuale. Tutti ne parlano, molti già l’ usano, altri  vorrebbero conoscerla meglio, altri ancora non sanno da che parte cominciare e si chiedono, anzi, se davvero ne hanno bisogno. Per fare cosa? E quando?

Parliamo dell’AI, Artificial Intelligence, una categoria di strumenti la cui continua evoluzione da’ l’impressione che ormai siano presenti ovunque, ci piaccia o no - e in parte é così, probabilmente. In un settore solitamente piuttosto restio (per non dire ostile) alle innovazioni come il mondo del vino, parlare di AI e delle sue applicazioni nei diversi campi di questo business può sembrare utopistico; in realtà é  semplicemente realistico. Perchè, come sempre, nel mondo c’è già qualcuno che ha scoperto come usare questi strumenti per avvantaggiarsi sulla concorrenza, ed erodere quote di mercato.

La formazione e l’aggiornamento, la presentazione di case histories, l’approfondimento e lo scambio di esperienze sono sempre state al centro di Wine2Wine, l’International Wine Business Forum nato a Verona nel lontano 2014 e in programma il 4 e 5 novembre 2024 presso Veronafiere. In questi 10 anni ha sempre messo al centro sia  l’informazione e la formazione più attuali, toccando ogni anno uno o più temi di grande interesse per i produttori di vino, sia la possibilità di fare network: conoscere e ascoltare esperti internazionali, incontrare colleghi e consulenti.

Quest’anno tutto questo sarà ancora presente e possibile in un modo perfino più efficace, grazie al completo restyling del format dell’evento.

In “Vin.AI - How to all’Intelligenza ”. - questo il titolo dell’edizione - ci saranno meno sessioni (appena 8) ma più mirate: tutte in auditorium e senza sovrapposizioni d’orari, così da evitare l’imbarazzo di dover scegliere tra più sessioni ugualmente interessanti.

Il networking sarà sviluppato in un’ottantina di workshop pratici (20 m. ciascuno). In piccole stanze e a numero chiuso, permetteranno un confronto più diretto ed efficace tra i partecipanti.

Ovviamente, non potranno mancare le degustazioni: quelle in programma quest’anno saranno ben 6, per non più di 150 persone alla volta. Relatori saranno Masters of Wine, giornalisti di riviste di settore e sommelier di fama internazionale.

Chi ha già partecipato alle precedenti edizioni di Wine2Wine potrà tornare a incontrarsi con alcune vecchie conoscenze, (Alison Napjus, Robert Joseph, Felicity Carter, Attilio Scienza tra gli altri) ma saranno tanti i volti nuovi di esperti protagonisti della due giorni; e non si parlerà solo di strategie o strumenti digitali, ma anche di situazioni nei mercati internazionali, di tendenze, copyright dei marchi del vino, economia del vino, sostenibilità e altro ancora. (Qui il programma completo, ancora work in progress).

Saranno due giorni intensi e pieni ma efficaci, com’è nello stile di Stevie Kim (che questo evento l’ha fondato e forgiato fin dal primo anno) e del suo staff.

Per chi vuole, ci si vede a Verona (qui il link per prenotare il proprio posto).