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L'altalena dei vini: chi sale e chi scende nelle classifiche di vendita della GDO

(ph credits: Pixabay)

Primavera, tempo di rondini e di fiere del vino. Le prime scarseggiano, le seconde invece sono tornate tutte, e a pieno regime. In questi giorni si sta svolgendo la tedesca Prowein, che molti considerano come gli antichi Greci consideravano la Pizia: un oracolo in grado di predire il futuro. Cosa che peraltro faceva, ovviamente in maniera abbastanza nebulosa e altamente interpretabile. Un po’ come gli oroscopi oggi. In attesa perciò di avere notizie da oltralpe, ci prepariamo a entrare nel mood Vinitalyano con questo assaggio: un’anticipazione dei dati di mercato del vino nella Distribuzione Moderna. Il quadro completo si avrà il 3 aprile, a Vinitaly, nel corso della consueta tavola rotonda cui parteciperanno tra gli altri: per Federvini, Mirko Baggio (Responsabile Vendite Gdo di Villa Sandi); per Unione Italiana Vini, Luca Devigili (Business Development Manager di Banfi); per Conad, Simone Pambianco (Category Manager Bevande); per Coop Italia, Francesco Scarcelli (Responsabile Reparto Beverage); per Gruppo Selex, Flavio Bellotti (Responsabile Category Vino);  per Carrefour, Lorenzo Cafissi (Responsabile Beverage Alcolico); per MD, Marco Usai (Wine Specialist).

Riceviamo e pubblichiamo (il grassetto è nostro, n.d.a.):

“Il 2022 è stato un anno difficile anche per il mercato del vino nella Distribuzione Moderna a causa degli aumenti di costo delle produzioni e dei prezzi al pubblico. Il 2023 potrebbe essere ancora un anno difficile per i volumi, a causa del pieno manifestarsi degli effetti legati al prezzo, ma potrebbe anche verificarsi un recupero nel secondo semestre, se l’inflazione calerà e se le promozioni diventeranno più incisive. Questo il quadro che verrà presentato in dettaglio dall’istituto di ricerca Circana (già IRI) a Vinitaly (a Verona dal 2 al 5 aprile), nel corso della 19° tavola rotonda su vino e Distribuzione Moderna, organizzata da Veronafiere.
Secondo i dati generali delle vendite nell’anno 2022, sempre sul podio il Prosecco (Veneto e Friuli V.G.) con 46 milioni di litri venduti, seguito dal Chianti (Toscana) con 17 milioni di litri e dal Lambrusco (Emilia Romagna) con quasi 17 milioni di litri. Si fanno notare le buone performance del Nero d’Avola (Sicilia) al 10° posto con quasi 8 milioni di litri, il Pignoletto (Emilia Romagna) al 12° posto con 6 milioni di litri, il Primitivo (Puglia) al 13° posto con quasi 6 milioni di litri.

La classifica dei vini “emergenti”, cioè quelli col maggior tasso di crescita rispetto all’anno precedente, elaborata a valore, mostra sul podio: Ribolla (Friuli V.G.) con +12%; Muller Thurgau (Trentino Alto Adige) con +10,0%; Vermentino (Sardegna, Liguria, Toscana) con +9,9%. Da notare i buoni piazzamenti in questa speciale classifica di Vernaccia (Toscana), Orvieto (Umbria, Lazio), Nebbiolo (Piemonte, Lombardia).

I dati dell’intero comparto vino mostrano una flessione, a volume, del vino (-5,4%), dei vini rossi (-7%), degli spumanti (-4,7%) che diventa -0,2% se si esclude il Prosecco.

“Lo scenario geo-politico e le conseguenze sui prezzi hanno generato effetti non marginali sulle vendite, che però hanno resistito evitando un tracollo – ha dichiarato Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana (già IRI) – La fine del Covid potrebbe dare più certezze a tutti. Nel corso della tavola rotonda presenteremo i dati dei primi mesi dell’anno, in modo da approfondire i primi segnali che vengono dai mercati e che potrebbero condizionare il 2023. Senza drammatici ulteriori aumenti dei prezzi, le Cantine e la Distribuzione potranno tornare a confrontarsi sulla base delle scelte aziendali e delle strategie di medio-lungo periodo”.

Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, ha sottolineato la rilevanza della tavola rotonda promossa con Vinitaly: “Nel tempo è divenuta uno dei luoghi privilegiati del dialogo tra le cantine e le insegne distributive, spesso caratterizzato da posizioni lontane. Per favorire l’incontro, in un periodo non facile per le vendite del vino, abbiamo anche rinnovato la formula, che consentirà ai rappresentanti dei produttori di porre direttamente domande ai distributori, in modo che il confronto sia sempre più costruttivo”.