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Vinitaly 2022: si riparte

Nell’attuale situazione, non c’era nulla di scontato. Non la partecipazione delle aziende, non quella dei buyer esteri e nemmeno, a dirla tutta, la voglia di tornare a organizzare degustazioni, conferenze, incontri come se negli ultimi 24 mesi non fosse successo niente. E invece, le premesse sono incoraggianti.

Secondo i dati divulgati da VeronaFiere nella conferenza stampa di presentazione, alla 54 esima edizione di Vinitaly - in programma dal 10 al 13 aprile al solito posto a Verona - saranno presenti 4.400 aziende da 19 nazioni. I top bye accreditati sono quasi 700 e arriveranno da 50 Paesi; tra questi, almeno 5 verranno dall’Africa - un mondo che negli ultimi anni sul fronte del vino si sta dimostrando sempre più interessante e interessato.

Cosa vedremo di nuovo in questo Vinitaly della ripartenza? Già il look dovrebbe presentarsi diverso rispetto a quello cui eravamo abituati: “In questi due anni, con le aziende, abbiamo definito l’outlook del Vinitaly del futuro - ha detto il presidente Maurizio D

anese - . Un progetto strategico che ha avuto il suo banco di prova nell’edizione speciale dell’ottobre scorso e che funge da discriminante rispetto al passato. In particolare, registriamo un’alleanza ancora più stringente con le aziende di Vinitaly, che già da quest’anno hanno aderito all’iniziativa di incoming di buyer selezionati direttamente dai produttori e invitati dalla fiera. Uno sforzo, anche in termini economici, che ci consente di centrare l’obiettivo e di ampliare ancora di più la platea professionale internazionale, che rappresenta uno dei punti di forza della manifestazione”.

17 i padiglioni, tra fissi e temporanei: oltre ad essi saranno presenti anche alcune aree tematiche, come quella degli Orange wine, quella di “MicroMegaWines Micro Size, Mega Quality”, una nuova sezione, riservata alle produzioni di nicchia a tiratura limitata e di altissima qualità, quella di Organic Hall (che implementa l’offerta di Vinitaly Bio) e infine quella della Mixology, inaugurata lo scorso ottobre nella Vinitaly Speciali Edition ed entrata ufficialmente nella manifestazione.

Molto ricco anche il calendario degli appuntamenti, tra incontri, conferenze e degustazioni. Spazio anche alle produzioni estere : nell’International Wine Hall saranno presenti quest’anno Francia, Brasile, Slovenia, Argentina, Spagna, Serbia, Macedonia, Libano e Sud Africa.

Particolare attenzione, hanno detto in conferenza stampa, è stata dedicata anche alla riqualificazione delle infrastrutture interne ma soprattutto al miglioramento – a cura del territorio – della logistica e dei servizi della città, a partire dalla realizzazione del collegamento diretto fiera- stazione dell’Alta velocità. Un alleggerimento dei flussi cui contribuirà - speriamo - l’accelerazione del già avviato processo di sempre più netta divisione tra operatori professionali e wine lover. Per questi ultimi, i vincoli all’ingresso al quartiere fiera dovrebbero farsi ancora si faranno ancora più stringenti e selettivi, perchè per loro c’è già da anni il Fuorisalone; quel Vinitaly & the City che aumenterà ancora di più la propria presenza in città.

Come ormai da una decina d’anni in qua, a dare il via alle danze della festa del vino (italiano e non) sarà la passerella dei “best of the best”, i 130 vini di Opera Wine: l’evento di Vinitaly alle Gallerie Mercatali organizzato con Wine Spectator. 130 produttori italiani top scelti in rappresentanza di tutte le regioni e selezionati dalla rivista americana per l’11a tradizionale preview.

Ci vediamo a Vinitaly.