Valpolicella, Soave, Lessinia: quando il paesaggio vale
Si è inaugurato oggi nell’auditorium del Complesso di Sant’Apollonia a Firenze il primo Congresso nazionale dei Paesaggi Rurali Storici Italiani, che durerà fino a domenica 7 novembre. Ad oggi sono solo 27 i paesaggi iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali, istituito presso il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), e tra questi ben tre ricadono nel territorio veronese: Valpolicella, Soave, Lessinia. Queste tre aree saranno presentate e raccontate da Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, capofila del progetto di candidatura che ha portato lo scorso luglio la Valpolicella all'iscrizione nel registro delle Colline terrazzate della Valpolicella*,l'architetto Chiara Zanoni, coordinatrice del progetto, e Fausto Rossignoli, vice sindaco di Negrar.
“Sarà per me un piacere raccontare il nostro territorio e descrivere una realtà rurale legata a vini di qualità e alle antiche ville che da sempre sono state e rimangono centri propulsori del sistema agricolo locale” ha detto Chiara Zanoni, aggiungendo: “La coltivazione tradizionale della pergola veronese, la biodiversità e il paesaggio caratterizzati non solo dai vigneti ma anche dalla presenza di ciliegi e olivi, colture che anche se oggi rendono poco economicamente, sono determinanti per differenziarci e renderci attraenti nei confronti del turista rurale”.. Aggiunge Fausto Rossignoli: “Tre dei 27 Paesaggi sono veronesi: la Valpolicella, la Lessinia e il Soave, a testimonianza che le nostre aziende e i nostri prodotti possono contare su un territorio di eccellenza che costituisce un importante valore aggiunto. Tutti i dati dimostrano, infatti, che un paesaggio di pregio aggiunge valore a quello intrinseco dei prodotti di un territorio”.
Nel pomeriggio di sabato 6 novembre ci sarà una sessione speciale con tavoli di lavoro suddivisi per tipologia dei siti. Il primo loro obiettivo sarà quello di avviare il percorso di costituzione dell'Associazione dei Paesaggi Rurali Storici d’Italia: anche la Valpolicella, insieme a Soave e Lessinia, entrerà, dunque, a far parte di un club di eccellenza che sarà un traino importante per il turismo rurale. Il secondo obiettivo sarà quello di formulare proposte concrete e puntuali in vista del Green Deal Europeo, del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC). Spiega Rossignoli: “Le proposte guarderanno a tenere insieme tre necessità: migliorare la posizione delle nostre aziende agricole nella catena del valore, far sì che il nostro mondo agricolo assicuri un contributo sempre più convinto alla crescita sostenibile e che siano preservati gli habitat e i paesaggi”.
A sottoscrivere la dichiarazione di intenti sarà Renzo Bighignoli che, alla luce delle decisioni in fatto ambientale prese al G20, il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo appena conclusosi a Roma, e alle discussioni in corso a Glasgow a Cop 26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, commenta: “In Valpolicella, grazie alla viticoltura è stato generato un reddito che ha reso possibile recuperare terreni abbandonati e conservare terrazzamenti utili ad evitare il dissesto idrogeologico e a creare biodiversità, fattori fondamentali per contrastare gli effetti del cambiamento climatico in corso”.
*progetto che vede la partecipazione dei Comuni di Negrar, Marano, Fumane, San Pietro e Sant’Ambrogio, del Dipartimento di Economia Aziendale dell’l’Università di Verona e del GAL Baldo Lessinia.