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Come costruire il "dopo", adesso

Come sarà “dopo”? Dopo pandemia, dopo lockdown? Dopo la vendemmia, e oltre? E’ il grande interrogativo di tutti. E mentre la maggior parte si interroga, discute e si arrovella, qualcuno agisce.

E il “dopo” se lo costruisce adesso.

Sono molti e diversificati gli effetti psicologici, sociali, economici, eccetera creati dall’evento COVID-19. Quello che sembra di percepire maggiormente a livello generale, anche nel mondo del vino, è una sensazione d’incertezza, d’ inquietudine, di smarrimento. E ora? Da dove si ricomincia, con quali le priorità? 

Ci sono aziende che, in attesa di vedere che direzione prenderà il mondo, si sono messe in safe mode. Attive solo le funzioni vitali, tutto il resto è in stand by.

E altre che, anziché aspettarlo, il futuro preferiscono plasmarlo

Uno dei settori più colpiti è sicuramente l’enoturismo, che nel 2019 aveva registrato incrementi incoraggianti: + 7% di visitatori, passati da 14 a 15 milioni; e + 6% di giro d’affari (da 2,5 a 2,65 miliardi di euro rispetto il 2018). Improvvisamente, tutto si è bloccato, azzerando i progressi fatti. E finché le misure precauzionali nell’ambito del contrasto al virus resteranno in atto, tutti gli operatori dovranno ripensare le modalità delle visite in cantina.  In vista di una ripresa dei tour enoturistici a pieno regime, anziché stare alla finestra ad aspettare che passi ‘a nuttata, una grande azienda come Marchesi Antinori ha pensato opportuno approfittare di questi momenti di pausa per preparare i professionisti dell’enoturismo 2.0, sostenendo finanziariamente attraverso la propria Fondazione  il primo corso per addetti al settore svolto interamente in modalità e-learning. L’iniziativa è stata voluta dal Consorzio di Tutela Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia, in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Toscana. “Crediamo fermamente nella formazione come elemento imprescindibile della crescita professionale  di ciascun individuo ma anche del livello qualitativo dell'accoglienza in un territorio” ha dichiarato Albiera Antinori, Presidente del Consorzio DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia. “In un momento complesso come quello che stiamo attraversando, sostenere la formazione in un settore strategico come quello dell'enoturismo è fondamentale per il nostro futuro, e dare un’opportunità pratica e comoda ai futuri responsabili di questo settore ci è sembrato importante”. Il corso online, che partirà entro questo mese di giugno, è stato ideato dall’avv. Marco Giuri, che ne sarà anche il coordinatore, e avrà come docenti professionisti esperti del settore. Obiettivo del corso è quello di istruire i partecipanti sulle tematiche principali del settore enoturistico, dagli aspetti normativi alle tematiche marketing, dalle tecniche di accoglienza ai profili agronomici ed enologici, dai flussi turistici alle nuove regole imposte dal Covid-19. (Iscrizioni e informazioni: studio@studiogiuri.it – tel. 055-489464).

Altra azienda, altro progetto. Non si contano le cantine che hanno visto  cancellare o differire a data da destinarsi ordini di vino già pronti a partire. Tra questi c’è anche la piccola Sfriso Winery di Chiarano (un paese nelle campagne della provincia trevigiana, a circa 40 km da Venezia). A causa delle difficoltà in cui anche l’America dell’era COVID-19 si sta dibattendo, si sono visti venir meno l’acquisto e la distribuzione di una partita di 1000 casse di vino. E ora si ritrovano, come dicono loro, con “6000 bottiglie  di Prosecco senza nome, senza etichetta, senza casa”. 

Che fare? 

Avevamo tre scelte - racconta Reka Haros, che con il marito Pier Sfriso gestisce la cantina di famiglia - Considerarla una perdita e basta. Bercele noi. Oppure cercare qualcosa di diverso”. Hanno scelto la terza opzione, e lanciato addirittura un concorso: The 6000 Project”.

E’ un’iniziativa che coinvolgerà designer e consumatori insieme, e responsabilizzerà importatori e distributori, in un circolo virtuoso dove chi si impegna riceve sempre qualcosa in cambio. E così, una volta di più, Reka e Pier  hanno saputo trasformare un problema in una grande opportunità (e in un momento di visibilità internazionale per la loro azienda).

Accontentarsi di un approccio o una soluzione "adeguata" diventa il maggiore ostacolo alla ricerca di un'alternativa migliore” (E.De Bono).

Thinking out of the box!