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Virtual tastings: 5 regole d'oro

Ci hanno fatto compagnia nelle lunghe settimane di arresti domiciliari globali, permettendoci di continuare a condividere le nostre passioni con i nostri amici, ci hanno quasi illuso che quella era solo una parentesi, e che il disagio di trovarsi a parlare ad uno schermo anziché a persone in carne e ossa - almeno per chi non è abituato a farlo - sarebbe stato solo momentaneo. Perché tutto sarebbe andato bene, e noi saremmo tornati alla vita di prima.

Vogliamo essere ottimisti: ci torneremo.

Ma non oggi. E neppure domani. In realtà, nessuno sa con precisione quando. Nell’attesa, però, dobbiamo pur continuare a vivere. Ed ecco allora che le degustazioni virtuali tornano d'attualità. Vi do una notizia: non si tratta di una moda, di un ripiego o di un riempitivo. Le online  tastings sono qui per restare. Anche quando torneremo - quando sarà - alla vita di prima, appunto.

Per i molti che non avevano confidenza con i mezzi digitali,- e continuano ancora adesso ad averne poca - trovarsi a organizzare o a condurre una degustazione on-line, per mantenere i contatti con clienti-amici-colleghi (o anche solo per tenersi in esercizio) non dev’essere stato facile. Le modalità di svolgimento sono molto diverse, l'on-line non riesce del tutto a trasmettere l’atmosfera di interesse/curiosità/suspence che in genere una degustazione di buoni vini porta con se’… o forse sì? In realtà, una degustazione di successo si compone di alcune fondamentali accortezze organizzative, come quelle che seguono;

- Scegli una piattaforma per video chiamate di livello professionale. Ne va dell’immagine della tua azienda: non vorrai mica fare la figura del ragazzino squattrinato, che usa le versioni gratuite di Skype o Facebook Messenger per giocare online con gli amici a L.O.L. o W.O.W? Meglio spendere qualche euro per un abbonamento mensile o annuale a strumenti professionali (Zoom per molti è stata la scoperta dell’anno, ma anche GoToMeeting non è male), che rischiare problemi tecnici (e brutte figure). 

  • Decidi quante persone invitare alla degustazione. Paradossalmente, potrebbero essere centinaia, ma se si vuole mantenere un contatto visivo one2one, e un minimo di interazione con ciascuno  è meglio non andare oltre le 10-12 persone. 

  • Stabilisci un giorno e un’ora comoda per tutti. On-line o no, una degustazione è un impegno. Per evitare giri infiniti e snervanti di mail, si può usare uno strumento come questo per decidere collettivamente (o quasi) giorno e ora.

  • Invia ai partecipanti i vini che verranno degustati. Non c’è nulla di peggio che guardare gli altri parlare di qualcosa che noi non possiamo sperimentare .

  • Non esagerare con il numero di vini: chi non fa il critico del vino per mestiere spesso non sa cosa fare di tante bottiglie iniziate e non finite, e s’indispone all’idea di dover buttare del vino comunque pregiato

  • Divertili. Divertiti. Don’t forget to have fun” dovrebbe essere il mantra di chi guida e partecipa a degustazioni di vino. Invece, come in tante degustazioni dal vivo, anche in quelle virtuali si corre il serio rischio di annoiarsi, perchè si replicano sempre le stesse collaudate e stantie modalità. Forse perchè si dimentica che lo scopo di questi eventi online non dev’essere per forza educativo/promozionale, ma soprattutto relazionale. 

L’obiettivo di una virtual tasting è far crescere la comunità degli appassionati dei propri vini, non riempirgli la testa di nozioni.

L’obiettivo è tenere vivo l’interesse per il proprio brand. 

In ultima analisi, l’obiettivo è continuare a condividere una passione comune, anche in tempi complicati come questi.

Don’t forget to have fun; it’s just wine - not rocket science.