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La Valcalepio nelle nuvole parlanti

Piaccia o no, il fumetto è un genere letterario. E quello lanciata in queste settimane dal Consorzio Tutela Vini Valcalepio è una graphic novel ben realizzata (no, non è un comic book. Per i non frequentanti il genere, la differenza tra i due si trova ben spiegata qui.)

Ci sono molti modi, più o meno tecnici, per parlare di una denominazione vinicola; più difficile è raccontarla, ovvero riuscire a coinvolgere chi ascolta in maniera tale da fargli/le vivere, in un certo qual modo, un’esperienza. Il fumetto è uno di questi modi: rapido, democratico, efficace. Un fumetto sulla storia di una denominazione è sicuramente una sfida non piccola, ma chi ha deciso di affrontarla sapeva bene anche quali tasti emotivi andare a toccare. Così, da un’idea dell’enologo Sergio Cantoni, che da oltre 30 anni dirige il Consorzio di cui sopra, è nato il libro a fumetti “C’era una volta in…Valcalepio”, con la sceneggiatura di Marco Cantoni (che ne ha curato anche il soggetto) e i disegni di Stefano Realdini. La padrona di casa di questo umile blog è nata in mezzo ai fumetti, nella sua vita precedente ne ha anche sceneggiati alcuni, quindi non poteva non guardare con un occhio di favore questa iniziativa. Bravo perciò Sergio Cantoni ad aver scelto un mezzo che ancora troppa gente di ccultura (cosiddetta) considera un mezzo espressivo di serie B, troppo nazional-popolare per poter essere elevato a medium di un messaggio alto come la presentazione e il racconto di una zona vinicola (anche se da qualche parte in Oriente la pensano in tutt’altro modo, e il pubblico li premia per questo).

Per i non addetti ai lavori, diremo che non è facile realizzare un fumetto, soprattutto se l’argomento è complesso - e perfino po’ burocratico, come accade nelle pagine che descrivono la DOC - C’è il rischio che il lettore si annoi in fretta e abbandoni il racconto. Per tenerlo incollato alla pagina, come si dice, occorre una storia che valga la pena continuare a leggere e un disegno dai tratti chiari, puliti, equilibrati ed eleganti (la scuola francese della ligne clair insegna). In questo modo, potrà facilmente catturare l’attenzione sia dei fumettofili (per l’inusualità dell’argomento: non sono molti i Consorzi che cercano di raccontare la loro zona con le nuvole parlanti), sia di chi al fumetto non è avvezzo, ma probabilmente non si sentirebbe attratto da uno stile espressivo troppo personale, sperimentale o satirico.

Detto questo, non anticiperemo nulla della trama, che occupa ben 56 pagine a colori, se no non c’è gusto a scaricare il libro in formato .pdf a leggerlo, magari su un tablet ad ampio schermo (per godersi meglio i disegni). Per gli affezionati alla carta, invece, il libro è comunque disponibile, basta contattare il Consorzio. Per tutti, l’invito è di contribuire allo sforzo nazionale di lotta contro l’attuale pandemia, seguendo queste indicazioni per le donazioni:

Azienda Socio Sanitaria Territoriale Giovanni XXIII
IBAN IT52Z0569611100000012000X95 - Codice BIC/SWIFT: POSOIT22 (se richiesto)
Causale: Covid-19, indicando possibilmente nome, cognome e codice fiscale del benefattore.

Bergamo sta pagando un prezzo ancora molto alto, perciò ogni goccia d’aiuto o di solidarietà è benvenuta (e val bene un fumetto).