Il Vinitaly posposto
A chi usa le parole come strumenti di lavoro - giornalisti, blogger, comunicatori in genere - non dovrebbe essere sfuggito in questi giorni, più che in altri momenti, l’uso sconsiderato, isterico e spesso contraddittorio che tanti (c.d.) colleghi ne fanno, soprattutto nei titoli dei giornali o nelle aperture dei servizi televisivi - per tacere del web. Gli aggettivi apocalittici si sprecano, e siccome in questi anni la gente è stata drogata con dosi sempre più massicce di parole forti e titoloni ad effetto, trovarne adesso che facciano ancora più impressione sta diventando una vera impresa, perché si stanno esaurendo tutti i superlativi, i peggiorativi e le iperboli che la lingua italiana prevede.
Le parole pesano. Per questo, nel flusso ininterrotto di breaking news e comunicati sul #coronavirus che ogni giorno inondano la nostra casella di posta, non può non spiccare quello di Veronafiere. Un comunicato dove ogni parola appare attentamente soppesata, valutata e finalmente scelta. Lo riportiamo grassettando parole e frasi-chiave. Un piccolo utile esercizio di lettura e comprensione, in questi giorni di quasi generale quarantena, nei quali a stare sempre in casa si rischia di annoiarsi, non potendo correre il rischio di infettarsi o di infettare andando fuori distribuendo baci e abbracci.
“In considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale, Veronafiere ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood dal 14 al 17 giugno 2020, ovvero nel periodo migliore per assicurare a espositori e visitatori il più elevato standard qualitativo del business”.
Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere in chiusura del Consiglio di amministrazione della Spa, riunitosi oggi. “Vinitaly, insieme ad OperaWine – ha proseguito il direttore generale –, si svolgerà quindi in un contesto temporale in cui grandi eccellenze del made in Italy, quali Cosmoprof e Salone del mobile, per esempio, avranno il compito di rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia. In questo frangente ringraziamo le aziende per la fiducia che ci stanno dimostrando”.
La decisione è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato, incluse le principali associazioni di settore: Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo.
“Lo spostamento a giugno di Vinitaly e di altre importanti manifestazioni internazionali nelle città di Milano e Bologna – spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è un segnale che il made in Italy scommette su una pronta ripresa economica nei settori chiave del sistema-Paese. Auspichiamo quindi che il nuovo calendario fieristico nazionale possa generare una rinnovata fiducia ed essere strumento con cui capitalizzare la ripartenza del nostro Paese”.
Veronafiere attiverà una task force per assistere i propri clienti in ogni ambito necessario alla riorganizzazione delle manifestazioni posticipate e in stretta collaborazione con le associazioni di riferimento predisporrà tutte le azioni di incoming necessarie a garantire la presenza di buyer e operatori professionali qualificati. Sulle nuove date, inoltre, Confcommercio Verona e Cooperativa Albergatori veronesi hanno espresso massima disponibilità per favorire lo spostamento delle prenotazioni.
Nel 2021 Vinitaly sarà in calendario nelle sue date consuete (18-21 aprile); date che sono frutto dell’accordo con l’Union dei Grandi Cru di Bordeaux (UCGB) col quale dal 2013 c’è un accordo nato per incontrare le esigenze dei protagonisti del mondo del vino, buyer e stampa internazionale in particolare.
TUTTE LE NUOVE DATE DELLE INIZIATIVE DI VINITALY
Vinitaly Design International Packaging Competition: 25 marzo 2020
StarWines / Wine without Walls: 15-17 aprile 2020
VIA-Vinitaly International Academy: 8-12 giugno 2020
Vinitaly and the City12-: 15 giugno 2020
OperaWine: 13 giugno 2020
Vinitaly-Sol&Agrifood-Enolitech: 14-17 giugno 2020
LE DICHIARAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI DI SETTORE
Ernesto Abbona, presidente Unione italiana vini: “Condividiamo in pieno le scelte di Veronafiere, sia per quanto riguarda la decisione presa, sia per la relativa collocazione temporale insieme ad altri grandi eventi come Cosmoprof di Bologna e il Salone del Mobile di Milano, che daranno un segnale importante per la ripresa del Paese”.
Sandro Boscaini, presidente Federvini: “Occorre dare un messaggio forte al Paese. Se agiamo uniti nel contesto dello spostamento di data, non solo di Vinitaly, ma di altri grandi eventi internazionali che si svolgeranno in Italia a giugno, potremo contribuire in modo corale al rilancio dell’immagine positiva che merita il made in Italy”.
Riccardo Cotarella, presidente di Assoneologi: “La decisione assunta da Veronafiere su Vinitaly e supportata dalle associazioni della filiera, deriva da considerazioni intelligenti e imprenditoriali. Non si può immaginare un Vinitaly fiore all’occhiello del settore vitivinicolo italiano, nonché evento che tutto il mondo ci invidia, ridimensionato più o meno fortemente nelle presenze di operatori che al momento danno previsioni non soddisfacenti. Questo significa tutelare l’operatività dei nostri produttori e allo stesso tempo proteggere l’immagine del vino italiano e di Vinitaly nel mondo”.
Matilde Poggi, presidente Federazione italiana vignaioli indipendenti: “Siamo d’accordo con Veronafiere sulla necessità di modificare le date in calendario di Vinitaly. Giugno è l’ultima data utile per un evento sul vino. Come Fivi siamo comunque pronti ad un grande impegno per partecipare, dal momento che questo mese è dedicato tradizionalmente alle lavorazioni in vigna”.
Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc: “La nostra posizione è di non dare messaggi negativi al mercato, specie in un momento cruciale per il sistema Paese e per il settore. La situazione negli ultimi giorni è stata diversa da quella sperata e per questo ci sentiamo di condividere la scelta di Veronafiere e di stare sulla stessa linea di Vinitaly, pur consapevoli che ci sarà molto da fare”.
Luca Rigotti, coordinatore settore vino di Alleanza Cooperative: “Condividiamo la scelta di Veronafiere per lo spostamento delle date di Vinitaly. Ora lavoriamo assieme alla fiera affinché il mondo del vino possa dare un messaggio positivo all’economia nazionale”.
In conclusione: Vinitaly non viene rimandato (verbo che rieccheggia negative esperienze scolastiche), cancellato (in questi giorni si cancellano un sacco di cose, rendendo tutti molto infelici) o annullato (altro participio che suscita sensazioni negative, di delusione, disaccordo o disappunto).
Viene semplicemente riposizionato, così, con un participio passato ben famigliare all' imprenditoria (ai nostri giorni si riposiziona tutto, dall’immagine aziendale ai prodotti alle persone)
E’ come se da Veronafiere ci dicessero: “Tranquilli ragazzi, ci vediamo a giugno, alla prima dell’Arena. Ci sarà caldo, (ma non troppo) ci sarà il sole (quello giusto), e saremo tutti più sereni.
Andrà tutto bene”.
Nell’attesa, sorrisi e inchini a tutti.