Quando l'arte interpreta il vino
Arte e vino è un connubio che può declinarsi in molti modi, dalla collaborazione con artisti o scuole d’arte ai progetti condivisi, dalla commissione di lavori (per eseguire un’etichetta per esempio) al concorso. Eccetera. Nelle ultime settimane, due note cantine veronesi hanno presentato due esempi di questa collaborazione, e l’esito è stato in entrambi i casi un successo. Anche enoturistico.
Con “A Tutto Tondo”, l’azienda Cesari ha messo a disposizione 70 sue barrique agli allievi dell’Accademia di Brera di Milano del prof. Angelo Falmi. Giovani studenti e artisti già apprezzati hanno lavorato sul tema della foglia di uva Corvina, ciascuno interpretandola a suo modo. La parte iniziale della barricata della cantina a Cavaion si è così trasformata in una galleria: “L’Arte per Cesari è un amore e un valore - ha spiegato il general manager dell’azienda Michele Farruggio - essere riusciti a mettere insieme questi due elementi è un risultato straordinario per tutti. Il vino è un’opera d’arte, e vedere le nostre barrique con questi meravigliosi tondi rappresenta la sintesi perfetta tra arte nel dipingere un tondo e arte nel fare un buon vino”. Gli autori dei 70 tondi, che resteranno in esposizione in cantina costituendo così un ulteriore buon motivo per visitarla, sono sia italiani che stranieri, ed è molto interessante osservare come il tema assegnato sia stato interpretato dagli allievi, perchè, a nostro avviso, rappresenta una spia non banale dell’immaginario nazionale legato al vino anche delle giovani generazioni, i consumatori di oggi e di domani. E, a giudicare dalle opere, è un’immaginario nella maggior parte dei casi ancora fortemente ancorato alla tradizione, a un concetto del vino e della viticoltura che più classico non si può. Quasi nessuno, insomma, ha osato uscire dalla comfort zone di chi si aspetta di vedere certe immagini quando si parla di vino e stagioni e riti ad esso legati (la vendemmia, la campagna, il bicchiere, gli animali del bosco…). Anche per questo si tratta di un esperimento interessante. La presentazione alla stampa di questo rinnovata intesa tra Cesari e l’Accademia di Brera è stata poi arricchita dalla sorprendente performance musicale di altri due giovani artisti, questa volta musicali, i fratelli tanto eclettici quanto talentuosi Giael e Mirto Milani del Conservatorio di Musica di Milano.
Diversa invece la proposta delle Cantine Bolla, che hanno colto l’occasione di una domenica di porte aperte lanciata dalla Strada del Vino Valpolicella per riaprirei loro cancelli al pubblico e offrire un’esposizione temporanea delle opere di due artisti veronesi già affermati anche all’estero: Rino Merzari e Erika Tacchella. “Colors in the cellar” non ha affrontato nessun tema specifico, se non quello onnicomprensivo delle due arti, quella agricola e quella figurativo-astratta, proponendo sia quadri che installazioni coloratissime e sorprendenti, opere da toccare innovative, che si fondevano benissimo con il classicismo e il calore della zona legni della cantina. Circa un migliaio i visitatori della giornata, caratterizzata anche da visite guidate e degustazioni food&wine, moltissimi i giovani, a dimostrazione che l’interesse per l’Arte - estesamente intesa - è sempre vivo e partecipato. Nella gallery della foto d’apertura, le prime 4 opere si riferiscono all’esposizione in Cesari, le altre a quella in Cantine Bolla (per vederle, cliccare sopra la foto).