Del Concours Mondial du Sauvignon Blanc e altre storie
Di recente si sono svolte in Friuli le degustazioni del Concours Mondiale du Sauvignon Blanc (una specie di spin off del più ampio Concours Mondial de Bruxelles, e ad opera degli stessi organizzatori) e, al di la' dei risultati, direi che la regione ospitante ha più di un motivo per andarne fiera. Non solo infatti - a dispetto del tempaccio piovoso e freddo che ci ha perseguitati per l'intera durata del concorso - è filato tutto a meraviglia, ma è stata anche la prima volta che la competizione è uscita con successo dai suoi confini nazionali, andando a giocare in casa di un competitor niente male come l'Italia. Ciò premesso, i risultati hanno premiato, com'era ovvio aspettarsi, soprattutto i francesi e soprattutto i friulani: in tutto, l'Italia ha portato a casa 50 medaglie (solo 15 quelle d'oro): miglior Sauvignon Italiano, Specogna Leonardo Sauvignon 2014, Colli Orientali del Friuli DOC. Le uniche altre due eccezioni interessanti sono quelle del Special Trophy Best Sauvignon Oaked, andato ad uno spagnolo (Fransola 2014, Penèdes) e del Best Sweet Sauvignon, attribuito a un vino neozelandese (Giesen The Borthers Late Harvest Sauvignon Blanc 2013, Marlborough). Curiosamente, il Veneto è apparso abbastanza latitante - o, se c'erano dei campioni, non hanno superato le selezioni -: le uniche medaglie non friulane sono state date a due Sauv Blanc piemontesi, a un siciliano e a due altoatesini. Eppure, la diffusione del Sauvignon in Italia è concentrata proprio nelle regioni del Nord-Est; le sole regioni del Friuli e del Veneto producono il 50% della produzione nazionale. In queste stesse regioni si concentra anche la produzione di maggior valore qualitativo in quanto prevalgono i vini a denominazione di origine rispetto a quelli delle categorie merceologiche inferiori (IGT e comuni). Di questo vitino comunque continueremo ancora a sentir parlare: è stato infatti intrapreso un progetto di ricerca in capo ad un comitato di pilotaggio permanente e formato da professionisti specializzati in questa varietà (tra i quali il prof. Roberto Zironi) che si sono impegnati anche al di là dell’evento a confrontarsi costantemente e a diffondere nel mondo la conoscenza delle caratteristiche di questo vitigno. In questa pagina tutti i risultati del concorso.
Da un concorso all'altro: archiviato quello a valenza internazionale, siamo tornati alle produzioni di casa nostra con il Verona Wine Top. 270 campioni presentati da 100 aziende, in gara tutte le DOC veronesi. 4 le commissioni che li hanno assaggiati, con una larga maggioranza di tecnici. La premiazione è prevista il 24 giugno 2015, presso la Dogana di Lazise.
Restiamo ancora nel Nord Italia, ma spostiamoci a Ovest: in Piemonte, l’Associazione Produttori di Nas-cëtta del Comune di Novello ad un anno dalla sua fondazione ribadisce il suo impegno nella salvaguardia e promozione del vitigno Nas-cëtta, bianco autoctono piemontese, attraverso attività di promozione e valorizzazione del vino, come l’organizzazione e partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni, sul territorio, in Italia e all’estero. Nata grazie all’appoggio dell’associazione Strada del Barolo e grandi vini di Langa e il consorzio I Vini del Piemonte, questa associazione è un sodalizio senza fini di lucro che riunisce sette aziende vinicole attive nella produzione di Nas-cëtta nel Comune di Novello: Elvio Cogno, La Pergola, Le Strette, Marenco, San Silvestro, Stra e Vietto Luigi. Nei giorni scorsi, si è tenuta il primo "Nas-cëtta en Primeur" aperto al pubblico.