Il marchio appassimento è una realtà
Buon 2015 a tutti. Cominciamo il nuovo anno con un argomentino leggero come un piatto di cotechino con le lenticchie: il nuovo IGT Verona Passito.
E’ stato l’oggetto misterioso del 2013-2014, chissà se nel 2015 si presenterà ufficialmente e in pompa magna ai consumatori, come di solito si fa quando nasce un nuovo Consorzio di tutela vini (personalmente ho i miei dubbi). Nel frattempo, anticipiamo noi alcune informazioni, così come sono state comunicate in occasione del convegno “Vino e Diritto” tenutosi a metà dicembre 2014 presso la Cantina sociale di Negrar. In estrema sintesi, ecco quanto è emerso (il corsivo è di chi scrive):
1) il termine “appassimento” è un marchio collettivo : le uve destinate alla produzione dell’IGT Verona passito devono essere appassite in fruttaio
2) Nei fruttai in cui si appassisce uva IGT Verona Passito non possono essere poste ANCHE uve destinate ad altra produzione (niente uve per Amarone e i suoi parenti, dunque: stanze ben separate!)
3) Per fare questo tipo di vino non possono essere usate uve provenienti dai superi delle DOC e DOCG di Verona e provincia (ovvero, niente giochetti del tipo “faccio 120 q/ha +20% di supero, e con quel 20% in più ci facciamo un bell’IGT VR…”)
4) Ai vini IGT Verona passito è consentito riportare in etichetta, al posto della menzione “passito” (che potrebbe indurre il consumatore a pensare di avere difronte un vino dolce) la qualificazione tradizionale veronese “appassimento”.
5) E’ consentita la vinificazione in bianco delle varietà a bacca nera (finora questo non era permesso)
Ribadiamo uno degli aspetti più importanti di questa nuova IGT, e cioè che il marchio collettivo “appassimento” è riservato ai soli vini IGT Verona. Questi potranno essere di tutte le tipologie e di tutti i colori, purché fatti sempre e solo con uve autorizzate per la provincia di Verona. A buon intenditor, eccetera.
Ci sarebbero altri particolari interessanti in merito a questa nuova tipologia di vino, ma siccome è solo l’inizio di gennaio 2015 e dobbiamo ancora smaltire pranzi e cenoni vari, ci fermiamo qui.
Buone riflessioni.