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Vendemmia 2014 in Valpolicella: che vini saranno?

Come un po' in tutta Italia, anche in Valpolicella le prospettive erano ottime: tutti i segnali facevano presagire una gran bella annata, con uve belle sane e perfino in anticipo sui consueti tempi di maturazione. Si cominciava quasi a rilassarsi quando, dalla metà di giugno in poi, la situazione è improvvisamente, drammaticamente peggiorata. E adesso, dopo due mesi di pioggia, grandine e temperature autunnali si iniziano a tirare le somme di quella che è stata la non-estate del 2014; Daniele Accordini, direttore ed enologo della Cantina di Negrar, ha definito quella di quest'anno una vendemmia da professionisti, perchè i problemi sono soprattutto di natura sanitaria, e in questo campo ciò che conta è la capacità pregressa del viticoltore: se è stato superficiale, distratto o frettoloso, ciò che si ritrova adesso sono uve non sane.

Che vini dovremo aspettarci allora da questa annata?

Meno alcolici. Meno colorati. Con tannini meno polimerizzati, più aggressivi, e quindi meno pronti, e bisognosi di tempi di maturazione (in cantina...) più lunghi.

E' lecito poi aspettarsi anche meno produzione, soprattutto nelle tipologie dei vini da appassimento: proprio in questi giorni il Consorzio di tutela della Valpolicella ha ulteriormente ridotto al 35% la percentuale massima di uve che si potranno mettere in a riposo in fruttaio. Questo significa che se si farà meno Amarone (e Recioto), si ridurrà matematicamente anche il numero di bottiglie di Valpolicella Ripasso, che alle vinacce di quei vini sono (letteralmente) legate a filo doppio: come recita il disciplinare di produzione, "il quantitativo dei vini a denominazione di origine controllata Valpolicella Ripasso non può essere in volume superiore al doppio del volume di vino ottenuto dalle vinacce delle tipologie Recioto della Valpolicella e/o Amarone della Valpolicella impiegate nelle operazioni di rifermentazione/ripasso”. 

Una vera iattura, in un momento in cui le richieste di Ripasso sui mercati esteri sono in crescita tumultuosa come una fermentazione alcolica...oppure no? La fortuna di questo vino infatti sta facendo segnare il passo alle vendite di Amarone, con cali degli ordinativi anche vistosi in alcuni mercati del Nord Europa; il rischio che il Ripasso finisca per cannibalizzare il suo più nobile e importante parente appare tutt'altro che infondato.

Meglio, allora, fermarsi un momento e ridefinire priorità e strategie dell'intera denominazione: il 2014 potrebbe essere l'occasione giusta per farlo.

E nel caso che ci fosse qualcuno che ama le scorciatoie, e non riesce a rassegnarsi agli esiti di un'annata sfortunata, al recente Focus Vendemmiale 2014 di Assoenologi Veneto Occidentale, tenutosi a Borgo Rocca Sveva, è echeggiato chiarissimo il monito del neo-comandante di Verona del Corpo Forestale dello Stato, Isidoro Furlan: "Questo non è l'anno giusto per fare i furbi. Noi del CF siamo amici di voi produttori, ma saremo anche molto all'erta". Nell'interesse di tutti.