Vendemmia a Santorini e prezzi delle uve in America: giro del mondo in 4 articoli
In questi giorni e ancor più nei prossimi la raccolta delle uve entrerà nel vivo, almeno in Italia. E proprio nel nostro paese, che ogni anno lotta con la carenza della manodopera, qualcuno è tornato a vedere vendemmiatori italiani tra i filari...Un po' per necessità, un po' per autentica curiosità nei confronti del mondo del vino. Se ne parla qui.
Nella bellissima isola greca di Santorini invece, la vendemmia è già stata archiviata da un pezzo. Per la Santo Wines, Unione delle Cooperative di Santorini (partner della storica azienda greca Tsantali) si è trattata di una delle vendemmie più anticipate degli ultimi anni: iniziata il 30 luglio con la raccolta delle uve bianche athiri, proseguita con quelle di assirtiko, in agosto ha poi interessato le varietà rosse mavrotragano e voudomato, la bianca aidani per concludersi con la rossa mandilaria. Il 25 agosto tutte le uve erano state incantinate. L'Unione riceve il 40% della produzione complessiva dell'isola, nella quale operano 10 cantine: quest'anno il raccolto (di circa 27.500 q.li si presenta inferiore di un 20% rispetto a quella del 2012, ma dalle analisi delle prime fermentazioni si possono già prevedere vini piacevolmente aromatici, con note agrumate e tropicale, una bella acidità e quella nota minerale che contraddistingue i suoli vulcanici dell'isola stessa.
Di segno totalmente opposto, almeno per quanto riguarda la tempistica, la vendemmia in Francia: nello Champagne inizia solo in queste ore, in ritardo di almeno 15 giorni rispetto la media degli ultimi dieci anni. "La data d'inizio è fissata per legge, ma da quel momento in poi tocca a tutti i coltivatori decidere quando raccogliere, in base alla maturità dei loro vigneti e alle loro squadre di vendemmiatori" fanno sapere dal CIVC, l'associazione regionale di categoria. 34 mila gli ettari di Champagne interessati, nei quali lavoreranno 120 mila stagionali. In Jura, patria del vin jaune, la raccolta di savignan, la principale uva bianca quest'anno sarà poco generosa, a causa di una primavera fredda. "Ma in fatto di qualità delle uve, siamo fiduciosi" afferma Daniel Cousin, capo dell'associazione dei produttori dello Jura.
Chiudiamo questa carrellata in giro per il mondo con un interessante e articolato pezzo di taglio economico sul prezzo delle uve in America: su questo fronte non sembrano esserci al momento buone notizie, per i coltivatori. Il trend delle contrattazioni si presenta al ribasso. Le cantine sono ancora piene, c'è un sacco di vino sfuso in giro e il 2013 si preannuncia una vendemmia abbondante. Inoltre, l'economia in lenta ripresa non sta sostenendo gli aumentati costi di produzione come si vorrebbe, mentre i consumatori non sembrano disposti ad accettare aumenti di prezzo delle bottiglie. Per questo, mentre nelle altre categorie del food & beverage si sono registrati in media aumenti del 1,7% nel prezzo, in quella del vino si è avuto solo un + 0.20%. Morale, i contratti d'acquisto 2014 delle uve non vedranno aumenti di prezzo della materia all'origine...