3 libri per il 2014
Tra una bottiglia di vino e l'altra, gli ultimi giorni di quest'anno hanno portato anche qualche libro tradizionale (= in carta), che potrà rivelarsi utile anche nei mesi che ci aspettano.
Cominciamo dal primo: Vitenda, l'Agenda del Vitivinicultore (Edizioni Morando), è una tradizione che l'editore Morando porta avanti da parecchi anni, e come ogni anno, è ricchissima di foto, notizie, consigli...tra una riga e l'altra, si può perfino scrivere con la penna.
Inutile ripetere che libri come questo sono tanto utili quanto scomodi da portarsi dietro: all'estetica (e all'ostinazione di quei lettori che non riescono a rinunciare alla fisicità dell'oggetto-libro) è decisamente sacrificata la praticità d'uso e la funzionalità. Tuttavia, abbiamo buone speranze nel ritenere che presto, accanto alla versione cartacea - che può sempre fare bella mostra di se' su qualche tavolo - potrà comparire anche la versione elettronica, da scaricare direttamente su un tablet o uno smartphone. Per non rimanere mai senza i suoi preziosi consigli, e anche perchè un lavoro redazionale come questo merita un destino più onorevole del fare da zeppa alla gamba di qualche tavolino traballante (o, come suggeriscono loro stessi, da arma impropria contro qualche insetto molesto).
Secondo libro: "Il Vino: istruzioni per l'uso" (CinqueSensi Editore). A cura di un numero non piccolo di addetti ai lavori (da Nicola Frasson a Donato Lanati, da Andrea Rea a Gianni Fabrizio, per citarne solo alcuni), ecco una mini -enciclopedia per neofiti su tutto (o, almeno, buona parte) quel che c'è da sapere sull'argomento vino e dintorni. Dalle origini georgiane al suo rapporto con la ristorazione e gli abbinamenti, passando attraverso vitigni, aree di produzione, tipologie, stili, tecniche eccetera. Scritto con un linguaggio accessibile a tutti, con molte pregevoli pagine di approfondimento ("Cru, Terroir e Territorio", per esempio, è un capitolo firmato dall'amico Alessandro Masnaghetti, così come "Magica Borgogna" è un'intervista a Bernard Noblet, chef du cave de la Domaine de la Romanée-Conti). C'è perfino un paragrafo dedicato alla comunicazione del vino via web, nel quale, prudentemente (data la natura liquida ed in costante evoluzione del web stesso), si sono limitati ad andare sul sicuro (ovvero sul già noto-già visto).
Terzo e ultimo libro: "Valle di Cembra - Il territorio, la gente, il vino" (Valentina Trentini Editore) è la storia della Rassegna Vini Muller Thurgau, una manifestazione che ha già doppiato la boa del 25° anno di vita. Il volume è ricchissimo di (belle) foto, testimonianze di viticoltori, di tecnici, di protagonisti a vario titolo di una delle zone più interessanti non solo del Trentino, ma dell'Italia vinicola: la Val di Cembra. Un territorio dalla cui valorizzazione dipenderà il futuro anche del suo vitigno più rappresentativo (e non il contrario).