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Amarone della Valpolicella show

Gennaio è il mese dell'Amarone della Valpolicella. 

Detta così, sembrerebbe il titolo di una promozione da GDO - e prima o poi potrebbe diventarlo...  - ma al momento è solo una constatazione: anche quest'anno, nella seconda parte del mese si terranno due eventi piuttosto importanti (per numeri, presenze e obiettivi) dedicati al più importante vino rosso della Valpolicella.

Il primo avrà luogo nella bella Villa De Winckels: martedì 18 gennaio, dalle 17 alle 23 torna l'appuntamento "Amarone in Villa".

Protagonisti gli Amarone della zona storica e di quella a Doc (queste le aziende invitate: Allegrini - Antolini - Bertani - Ca' Rugate - Corte Canella - Corte Sant'Alda - Dal Forno Romano  Fasoli Gino - Ferragù - Garbole - Grotta del Ninfeo - Latium - Le Ragose - Manara - Marion - Monte Dall'Ora - Marco Mosconi - Pieropan - Roccolo Grassi - Ruffo Ernesto - San Cassiano - Santa Sofia  Tedeschi - Tenuta Chiccheri - Tenuta Sant'Antonio - Tenuta Santa Maria alla Pieve - Terre di Leone - Terre di Pietra - Tezza - Tommasi - Trabucchi - Villa Erbice - Viviani - Zanoni - Zymè. Per info e prenotazioni: 045 6500133)

Le annate in degustazione saranno a discrezione dei produttori, perciò non dubitiamo delle performance dei vini.

L'altro evento si terrà pochi giorni dopo:il 28 e 29 gennaio, in Gran Guardia a Verona, si ripropone "Anteprima Amarone", questa volta dedicata all'annata 2008. La partecipazione a entrambe le giornate, da parte del pubblico dei wine lovers, è a invito.  

Due considerazioni.

La prima: è interessante notare come l'iniziativa orientale, focalizzata principalmente sui vini di quella parte della denominazione, abbia visto sempre più coinvolti anche molti celebri nomi della zona occidentale. 

Credo che questo fatto non sia tanto da attribuire ad un seppellimento definitivo dell'ascia di guerra tra i puristi della storicità dell'Amarone in area classica e i sostenitori della zona allargata, quanto piuttosto al fatto che quelli di la' hanno comprato e stanno comprando il comprabile (in termini di terreni e vigneti) anche nella parte di qua, e che di conseguenza ogni contrapposizione sta diventando pura accademia, o un argomento buono per iniziare la conversazione, un po' come le considerazioni sul tempo.

Seconda considerazione: così come ancora oggi viene riproposta, dopo non so più quante edizioni, l'iniziativa consortile non ha più alcun senso, al di fuori dell'essere un'occasione di p.r. tra giornalisti e produttori, di rimpatriata tra vecchi amici, e di visita in qualche azienda.

Nata come occasione per parlare e far parlare della Valpolicella e dei suoi vini in virtù dell'appeal dell'Amarone, oggi "Anteprima Amarone" appare solo come una stanca rappresentazione di qualcosa che non c'è già più e di qualcosa che non c'è ancora.

L'Amarone che non c'è già più (in anteprima) è come quello stoccato nella mia cantina: l'annata 2008 per le aziende più strutturate è in bottiglia da mesi, e sugli scaffali già da dicembre scorso (all'estero anche prima, probabilmente).

L'Amarone che non c'è ancora è quello delle aziende medio-piccole: in affinamento in vetro, ma più spesso in botte o barrique. Non è (ancora) pronto, ergo non esiste(rebbe). E' come una modella che qualcuno ha buttato giù dal letto all'alba, e alla quale qualche sadico vorrebbe imporre un seduta di scatti fotografici così come si trova in quel momento, scarmigliata e insonnolita (oltre che di pessimo umore).

E invece, in molti casi, sarà proprio questo che andremo ad assaggiare: un vino immaturo. Non basta essere dei giudici di analisi sensoriale per valutare certi campioni:  a volte occorre proprio un bello sforzo d'immaginazione (per non dire di fantasia) per intravvedere qualcosa oltre la trama di carta vetrata grana n. 50 che ti ritrovi in bocca. 

Ma tant'è: a chi vuoi che importino questi dettagli? Non ai produttori: con l'Amarone che viaggia a mille sono tutti belli sazi e pasciuti, godi oggi che del doman non v'è certezza.

E nemmeno ai consumatori: l'Amarone è trendy, è cool, chissenefrega se-costa-poco-se-costa-tanto, non ci devo salvare il mondo, ma godermi la vita (e gli amici).

Enjoy!