Vinitaly! for dummies (5 tips for surviving)
Giovedì 7 aprile, h.9.30 AM: si aprono i cancelli delle fiera, e sarà (di nuovo) Vinitaly. 5 giorni di passione che i produttori cancellerebbero volentieri dal calendario (tanto più che sono appena tornati da Prowein, dove hanno incontrato gli importatori che contano, i quali di conseguenza diserteranno il salone italiano) e che molti eno-fan gradirebbero veder replicato più volte l'anno, ovviamente con un biglietto d'ingresso a prezzo di saldo da fine stagione.
Vinitaly è comunque un'esperienza che vale la pena fare, almeno una volta nella vita e sia pure per un solo giorno. Per i wine lovers last-minute, per quelli della toccata-e-fuga e per tutti coloro che non hanno trovato nemmeno un ponte sotto le cui arcate trascorrere la notte, ecco 5 consigli per sopravvivere (senza troppo danno).
So, you've decided to attend to Vinitaly. Good idea. Do you have just a day for visiting it? No problem. Follow me!
1) How to arrive: forget all things with 4 wheels. Go by feet! (For more infos, look here). Scordatevi taxi, auto, apecar, carri armati e limousine. Se volete arrivare (e parcheggiare) in zona fiera, scegliete bici, moto, motorini e caval di S.Francesco. Altre info qui.
2) Dont' begin with wine: begin with oil of olive! Avete superato cancelli-controlli-gorilla-mura di hostess&steward armati di arnesi di schedatura/registrazione? Ok, you're inside. And now? I più previdenti/organizzati avranno già provveduto da tempo a pianificare la propria visita, magari utilizzando lo strumento messo a disposizione da VeronaFiere. Ma se state leggendo questo post, significa che non avete la più pallida idea da dove cominciare. E allora, cominciate da qui. Vinitaly is not just wine. It's a whole world of interesting things. Like this. Begin here: you'll find something of very, very tasty. Above all, you'll line the tummy for next tasting. Vinitaly è anche una straordinaria vetrina sul mondo dell'olio d'oliva: dove vi capitrà mai di assaggiarne di greci, tunisini o israeliani? Cominciare la visita con qualche assaggio nell'area di SOL-Agrifood vi preparerà a quelli successivi di vino, limitando (almeno un po') l'assorbimento di alcol.
3) No matter where you begin, just follow this rule: from youngest to oldest, first sparkling, then white, red, sweet. Sip and spit! Don't overdo the tastings, if you're not used to drink wine (but only beer or Coca cola). Rifiuto di credere che siete venuti a Vinitaly senza uno straccio di idea su cosa assaggiare: inesperti sì, sprovveduti no! Cominciate dagli impossibili (a trovarsi): i vini della Terra del Fuoco, quelli indiani, i cinesi (se ce ne sono), i brasiliani. Attenzione alla quantità di vino che ingerite: se non siete abituati a farlo e volete mantenervi lucidi, assaggiate e sputate sempre (sì, anche quel paradisiaco Chateau d'Yquem del '54). Non assaggiate a casaccio e soprattutto non esagerate: la gente alticcia o anche solo un po' allegra è sempre uno spettacolo penoso (e disgustoso).
4) Bring your bottle...of water! All'interno del quartiere fieristico i bar e i punti di ristoro non mancano, ma portate ugualmente una bottiglia d'acqua con voi. E non fatevi scrupolo di chiedere di bere un po' d'acqua in ogni stand al quale vi fermerete per fare un assaggio. And, above all, be patient and kind with everybody at booth!
5) What to wear? Something of veeery comfortable! and don't forget your umbrella... Se non siete pr o professionals del vino, o ragazze-i immagine assoldati da qualche cantina fissata con il kitch, non siate ridicoli e lasciate perdere l'ultima moda: scegliete un abbigliamento casual. Scarpe comode, ché al Vinitaly si fanno chilometri. Soprattutto, si passano ore e ore fermi su due piedi.
E nello zainetto, infilate anche un ombrello.
Le previsioni dicono che pioverà, almeno una volta. Con tutto quel vino in giro, un po' di acqua dal cielo servirà a ristabilire l'equilibrio universale...