Il Manuale dell'enoturista interattivo (e digitale)
Ce l’abbiamo fatta.
Due anni di lavoro, decine di visite ad aziende e d’interviste a produttori, enologi, consulenti, imprenditori del settore vitivinicolo, una ventina di complete revisioni del testo, un mese di lavoro “tecnico” e finalmente ci siamo.
Il “Manuale di conversazione per enoturisti - Le domande da fare per trovare il vino che cerchi”, scritto a due mani con l’amico e collega Giampiero Nadali, è online.
Si tratta di un libro elettronico, e lo trovate in vendita qui (ad un prezzo di lancio che durerà solo fino al termine di Vinitaly 2011!).
Poichè però nè VinoPigro, nè Aristide, pur godendo ormai di una discreta notorietà nell’ambiente del vino, possono dirsi autori affermati, dubitiamo che qualcuno verrà a intervistarci a proposito di questo lavoro.
Quelle che seguono perciò sono le risposte che daremmo a chi si prendesse la briga di farcele, nella speranza di soddisfare così anche qualche vostra curiosità.
D.:A chi si rivolge questo libro?
R: Innanzitutto al semplice appassionato di vino, all'eno-turista di Cantine Aperte, per intenderci. Ma anche al produttore, al tecnico, al divulgatore, all'operatore turistico... Sono tante le categorie che apprezzano il vino, in tutti i suoi aspetti.
D: Curiosa l'impostazione "a domande"...
R: Ci siamo ispirati alla manualistica anglosassone, ai tradizionali "do e dont's", e "how to". Non c'interessava scrivere "un bel libro": volevamo fare un testo pratico, diretto, utile.
D: In breve: di cosa parla?
R: Parla di enoturismo (ma non di itinerari enoturistici), di suoli e vigneti (senza dire quali), di cantine (ma non ne cita nemmeno una) e ovviamente di vino (senza spiegare come si degusta o con cosa si abbina). Il tutto fornendo informazioni in parte curiose, in parte (soprattutto) buone a sapersi.
D.: Ma perchè proprio un libro elettronico?
R: Perchè è coerente con la nostra mission (ci chiamiamo Fermenti Digitali, non cartacei). Perchè vogliamo che il lettore possa portarlo sempre con se’, caricato sullo smartphone, o sull’Ipad. Perchè in tal modo possiamo venderlo ad un prezzo accessibile anche a uno studente (squattrinato). Perchè siamo oltremodo convinti che il futuro dell’editoria sia negli ebook, (più o meno enhanced). E perchè l’editoria elettronica concede una libertà e un controllo sul proprio lavoro praticamente totali anche ad un autore sconosciuto.
D.: I libri di carta si regalano, si scambiano, si prestano... e quelli elettronici?
R.: Lo stesso. Regalarlo è facile (qui, per esempio, ti dicono come), se invece vuoi scambiarlo e/o prestarlo puoi sempre comprare alcuni lettori di ebook (come questi), caricarci sopra tante copie del libro quanti sono i readers, e prestarli in giro. Scommettiamo che NON ti dimenticherai a chi li presti, e che nessuno di essi andrà smarrito (come solitamente accade con i libri di carta)?
D: Ok, ho capito. Lo compro, lo scarico sul computer...e poi, come lo leggo?
R: Qui trovi tutte le risposte.
D.: E se io continuo a preferire i libri di carta?
R: Compri la versione del Manuale in .PDF, la scarichi sul computer e la stampi. Ti avverto però che sono parecchi fogli (non abbiamo lavorato 2 anni per niente).
Comunque, digitale o no, da oggi in poi l'importante è che quando vai a visitare un'azienda del vino tu sia soprattutto interattivo...