Mercato dei Vignaioli, ecco com'è andata - 2
"Com'è andata al mercato?".
In attesa di leggere qualche resoconto a cura dell' informazione mainstream - curiosamente scarsa, almeno nella giornata di sabato: c'erano più web communicator e wine blogger che giornalisti convenzionali - ecco i pareri di altri due protagonisti di quelle giornate, due produttori piemontesi anch'essi ben noti ai frequentatori della grande rete...
"Ho partecipato con grande ottimismo alla prima edizione del mercato dei vini di vignaioli, ritenendolo da subito come una grande opportunità di incontrare tanti colleghi e soprattutto come un' occasione per dialogare con il pubblico, perché ascoltarlo è ancora più importante, soprattutto in un momento di così forte instabilità economica.
Credo di poter affermare serenamente che vada fatto un plauso all’organizzazione per la scelta del luogo: ampio, spazioso, ben servito e confortevole, e che altresì vada rivolto altrettanto plauso al pubblico che ha sfidato una nebbia pazzesca per onorarci della sua presenza.
Personalmente ho avuto una ottima affluenza, soprattutto da parte di appassionati e, con sorpresa, ha fatto capolino anche qualche operatore in incognito che si è poi palesato il giorno seguente con richieste di collaborazione. Perciò, se dovessi fare un bilancio direi che ne è valso il costo, ampiamente coperto dalle vendite dirette e che i contatti che si stanno palesando in questi giorni fanno ben sperare che sia andata anche meglio di quello che può apparire in base alle prime impressioni.
Credo che si sia fatta la giusta comunicazione perché la qualità del pubblico è stata alta, basti pensare che con un migliaio di vini da degustare gratis non ho visto, né mi è stato riferito di alcun episodio riconducibile acomportamenti alterati, contrariamente a quanto accade in altre manifestazioni. Ho dovuto rilevare una certa fatica a spendere, soprattutto nelle giovani coppie, effetto evidente delle promesse di lacrime e sangue fatte dal governo.. ma fortunatamente per il comparto, seppur in minor quantità, il vino sembra essere comunque una buona scelta per tanti italiani.
Mi auguro che questa formula si potenzi, si ripeta e si perfezioni, perché sempre più persone imparino ad approfittarne per fare una bella scorta di ottimi vini proposti a prezzi vantaggiosi da filiera corta".
Location, organizzazione, perfino l'essenzialità degli allestimenti sono tutti elementi che i vignaioli hanno mostrato di apprezzare: non tanto (o non solo) per una questione di contenimento dei costi, quanto di coerenza di stile e di filosofia produttiva. Al mercato, quello vero, contadino, ci si va a piedi o al massimo in bici con la sporta (la borsa della spesa), non con il trolley scaricato dal Suv. Le impressioni positive di Paolo Carlo sono confermate dal suo collega qui sotto, sia pure con qualche appunto: della serie, tutto è migliorabile.
"Ottima la location per spazi parcheggi e centralità in Italia. Ci è piaciuto anche il lato spartano dell'evento. La pecca è il periodo, che serve esclusivamente per i privati: bisognerebbe perciò promuovere la fiera e diffonderla verso il pubblico, perchè i grandi operatori o gli enotecari in questo periodo non si muovono. Qualche difficoltà nel rintracciare le aziende mal segnalate, e siccome tante sono nuove ai più, la prossima volta sarebbe bene segnalare anche le tipologie prodotte"
ps: un sentito 'grazie!' ai tre amici vignaioli - Armin, Paolo Carlo e Gianluca - che si sono prestati a condividere con la massima franchezza la loro esperienza