SIMEI-ENOVITIS 2011, l'innovazione in Fiera
SIMEI-ENOVITIS (Milano, 22-26 novembre) è la più grande fiera specializzata dedicata alla tecnica enologica e viticola, un settore nel quale l'Italia teme pochi rivali, se è vero che esporta macchine e prodotti per l'enologia ovunque nel mondo.
Riservata in buona misura al mondo del vino, non si limita però a quello, spaziando sull'intero comparto beverage (succhi di frutta, passate di verdure, acque minerali, bibite, spiriti, aceti, olii, ecc.).
Dagli impianti d'imbottigliamento alle carte per le etichette, dai tappi di qualsivoglia specie, misura e materiale ai mostimetri, dai contenitori ai fermentini, dalle presse ai filtri alle pompe ai tavoli selezionatori ai concentratori ai vendemmiatori meccanici ai pali per i vigneti...l'elenco è quasi infinito. E rende molto bene quanto sia complesso fare il vino.
SIMEI è il lato tecnico-scientifico di questo mondo che tanto ci piace, in perenne, fragile equilibrio tra scienza e tecnologia e arte, tra industria e artigianato. Tra corni-letame (no, quelli non sono in esposizione...) e tannini liquidi.
Ero all'inizio della mia carriera di cronista del vino quando visitai per la prima volta questa fiera, e l'impressione che mi fece fu enorme. In una decina di ore la sovrastruttura di poesia e mito di cui fino a quel momento si ammantava il vino nel mio immaginario andò in pezzi.
Curiosamente però, non la rimpiango.
Sapere che fare il vino è molto più complesso, stimolante, imprevedibile, appassionante, frustrante, faticoso, entusiasmante di quanto vorrebbe farci credere certa semplicistica letteratura (e relativa critica enologica), che riduce tutto all'esame del bicchiere finale, non ha tolto un grammo al mio interesse per il soggetto. Anzi, l'ha aumentato.
A cosa stanno lavorando oggi i tecnologi del vino? Quali sono le prossime tendenze? Quali strumenti avranno le cantine del 2010? E' vero che c'è un ritorno alle vasche di fermentazione quadrate in cemento? E' vero che i fermentini d'acciaio inox trasmettono al vino vibrazioni fastidiose? Quali sono i sensori innovativi di cui oggi alcuni parlano?
Sì, ok. Alla maggior parte dei wine lovers tutto questo non gli fa una pince, e va benissimo così, sulla gente il vino-poesia ha sicuramente un appeal maggiore del vino-scienza-e-tecnica.
Del resto, anch'io non mi interesso di calcio (e vivo bene lo stesso).
Però mi piace conoscere a fondo la materia di cui mi occupo professionalmente. Quando ero piccola, le mie amichette giocavano con bambole e pentoline, come tutte le bambine, suppongo. Anch'io giocavo con le bambole: le smontavo.
Volevo vedere com'erano fatte dentro.