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Ewbc #4: la gente, i vini, i luoghi

Domande e pensieri in ordine sparso.

"In quale direzione va la comunicazione del vino sul blog?" (R.Ricci Curbastro: Italia Oggi, 22.10.2011)

"Whether we like it or not, we are very much globally connected and if we want to remain relevant, establish our presence and voice and preserve our local livelihood (in culture, tourism, technology etc.), we must tune in to a world that is moving ahead with or without us". (Susan Hedblad; Facebook)

"By its very nature, this is a closed community - even if it were a public page - because we are sharing an experience. If you weren't part of that experience, it is hard to participate" (Paola Tich; Facebook).

"Each of us has a unique view and it is the uniqueness of that view which can make our work ours and ours alone. But the point of the story is still good. When taking photos, try to see what is. Sometimes we seek out particular photographs and we miss a more compelling story because of our narrow focus". (Emily Troutman, Photo Class Notes; Facebook).

"La storia è valore. Omero raccontava storie. Virgilio, con l'Eneide, anche. Raccontavano storie di uomini. Lo stesso fece Shakespeare. E Dickens, con i suoi personaggi. Nessuno di questi è stato dimenticato. La cosa più importante nel raccontare la storia di un personaggio è che la storia riguarda lui, non te. Quale deve essere allora l'approccio? Trova il soggetto della persona che descrivi; un dettaglio che renda la persona interessante. Personaggi; dettagli; tempo. Ci vuole un sacco di tempo per scrivere una buona storia". (George Taber, EWBC keynote)

"Do you all agree that people who buy wine in supermarkets wouldn't be interested in wine writing / story telling?" (Evan Dawson, private mail)

"One of the challenges we face in Europe is that there is so much history in the wine sector that producers believe they have to tell it all in one go.  Consequently, we end up with wine consumers who are wary of asking questions out of fear of a long-winded sermon on ‘life, the Universe, and everything in the wine sector’ [apologies to Douglas Adams]". (Damien Wilson, private mail).

EWBC? It's all about networking. Sharing experience. Vini da bere e da assaggiare, luoghi da visitare, persone da conoscere, mani da stringere: "Hi! nice to meet you" è stata la frase più detta/sentita in una settimana. Senza timori reverenziali, e con molto entusiasmo.

Un ringraziamento caldo e sincero a Gabriella, Ryan, Robert per aver reso anche questa edizione della conference un evento indimenticabile; ad Aldo (e tutto il suo staff) e Pierpaolo (e tutto il suo staff) per aver contribuito a imprimere nei partecipanti a Sunday trip e post conference tour l'idea che l'Italia del vino è perfino più bella e buona di quello che si aspettavano.