Premi & concorsi del vino, la fiera delle vanità
"E' il vino XY a guidare la prestigiosa classifica Top 100 della rivista ZW...Per la prima volta un vino italiano sulle vette di una delle più prestigiose testate americane..."
"L'etichetta KZ dell'azienda YY vince il premio speciale Binghissimo al concorso enologico nazionale Bingo 3000. Dopo due intense giornate di selezione, l'azienda YY si è aggiudicata il punteggio migliore..."
"Pioggia di premi per il vino FW dell'azienda KX all'ultimo concorso internazionale Master-coso..."
"Doppia medaglia d'argento per la Cantina ZX in una delle più prestigiose competizioni enologiche internazionali..."
Immaginatevi di aprire la posta elettronica la mattina, e di vedervi piovere dentro 3 o 4 comunicati di questo tipo - un quantitativo che decuplica in occasione di grandi kermesse vinicole internazionali come Vinitaly, Merano IWF o Vinexpo.
A parte la tentazione irresistibile di declassarli tutti a posta indesiderata, la domanda che sorge spontanea (e annoiata) è: a chi può interessare una notizia così?
Meglio ancora: possiamo definire notizia una simile informazione? lasciamo perdere lo stile pubblicitario con il quale spesso questi comunicati vengono redatti, e che tradisce l'origine da responsabile pr o da agenzia di comunicazione di chi li scrive (nulla a che vedere con il giornalismo, dunque).
L'interrogativo non cambia: perchè le aziende ci tengono tanto a far sapere quanto sono brave?
Seconda domanda: a cosa servono questi comunicati? Voglio credere che servano a far vendere meglio (non di più, ché quello è facile: meglio). Però nessuno mi ha mai mandato un comunicato nel quale dichiara che, grazie al premio XY, alla segnalazione YZ, al riconoscimento WY, ha incrementato il suo fatturato del 10 per cento...
Questa sì, sarebbe una notizia degna di essere ripresa.
Tutto il resto è poco più (o poco meno) che spam.