Mastroberardino: "Basta guardare al passato, occupiamoci del futuro del vino italiano"
Il vertice dell'Unione Italiana Vini (per i profani: una specie di Confindustria del vino) si rinnova: il consiglio d'amministrazione dell'associazione, riunitosi in questi giorni a Roma per ridefinire gli incarichi istituzionali per il triennio 2010-2012, ha eletto all'unanimità quale nuovo presidente il produttore Lucio Mastroberardino, che sotto la presidenza di Andrea Sartori aveva già ricoperto la carica di vicepresidente.
"Sono felice e onorato di presiedere questa straordinaria associazione - ha detto il neopresidente - l’unica in Italia a essere trasversale a tutta la filiera, riunendo no n solo i produttori di uve e di vino, ma anche i fornitori di macchine e tecnologie applicate al vigneto e alla cantina. E’ la casa comune del vino italiano, e la presidenza Sartori, che ringrazio per quanto svolto in questi sei anni, ha lavorato perché l’edificio fosse sempre più solido" .
"Uno degli scopi principali del mio mandato – ha continuato Mastroberardino – sarà quello di proseguire in maniera ancor più determinata su questa linea, e per questo chiedo sin d’ora a tutti i soci di avere grande senso d’appartenenza e continua capacità di confronto. Sono convinto che solo con la dialettica si possano prendere decisioni condivise e ponderate. Desidero inoltre lanciare un appello a tutto il nostro settore: abbiamo impiegato troppo tempo a meditare sul passato, è tempo di tornare a occuparsi con fiducia del futuro. Le sfide che ci attendono sono molte e impegnative: il mio auspicio è che la nostra associazione trovi la capacità di fare sintesi delle istanze che provengono dal variegato mondo vitivinicolo per arrivare, la prossima volta che si dovranno discutere leggi e provvedimenti importanti come la riforma della legge sulle Doc, a proporre noi un testo e portarlo al confronto. Avremo allora assolto completamente il nostro ruolo di rappresentanti unici della filiera”. (il grassetto è mio,ndr.)
E a proposito di leggi, un primo successo la nuova presidenza l’ha subito incassato: il rinvio alla campagna 2011/12 del decreto sui controlli per i vini Igt, annunciato da Giuseppe Ambrosio, Capo di Gabinetto del Mipaaf, intervenuto ai lavori: anche per la vendemmia 2010 sarà l'Ispettorato Repressione Frodi a occuparsi dei controlli. Ma dovrà essere l'ultima volta, o quasi: l'intenzione infatti è quella di abbandonare l'istituto della proroga permanente (una istituzione tipicamente italiana) e dare la possibilità a organismi terzi di operare a partire dal 2012.
Il consiglio di amministrazione ha eletto anche i vicepresidenti di Unione Italiana Vini, nelle persone di Domenico Zonin ed Emilio Pedron, e rinnovato gli incarichi presidenziali per la Confederazione Vite e Vino, il braccio politico di UIV: alla presidenza è stato eletto Mastroberardino, mentre Quirico Decordi, Ernesto Abbona e Domenico Zonin sono stati chiamati alla presidenza rispettivamente delle Federazioni del Commercio, degli Industriali e dei Viticoltori.
Lucio Mastroberardino (classe 1967) è un enologo originario di Avellino, che fin dalla giovinezza ha lavorato nell'azienda di famiglia. Oggi, con il padre Walter e i fratelli Daniela e Paolo, contribuisce allo sviluppo dell’azienda viticola di famiglia Terredora: il suo impegno è portare ai massimi livelli qualitativi la produzione Terredora, puntando soprattutto sulla potenzialità e valorizzazione dei vitigni autoctoni campani; in seguito, assume anche la responsabilità della promozione e affermazione sui mercati internazionali.
Al neo-presidente i migliori auguri di buon lavoro anche da questo blog: e anche di tanta fortuna.
Ne avrà bisogno.