Succede anche questo

Terroir Vino a Genova tra bicchieri, bottiglie, persone e wifi

La sensazione che si era percepita nelle ultime edizioni era che Terroir Vino - già Tigulliovino.it Meeting, per chi c'era nelle ormai leggendarie prime volte - fosse ad un punto di svolta ormai ineludibile.

Chiudere. O cambiare.

Chiudere i battenti perchè così fan tutti, in questi tempi di magrissima e di scoramento nazionale. Perchè bisogna anche prendere atto che i cicli iniziano, si sviluppano e poi si chiudono, che c'è un tempo per ogni cosa e che certe formule ormai sono superate, che... (continua continua). Si trova sempre una scusa per dire basta, son stufo.

Oppure cambiare. Perchè è vero che si può chiudere un capitolo però il libro non è mica finito, inizia un capitolo nuovo, perchè a chiudere son buoni tutti (e si fa sempre in tempo), perchè non si possono tradire le aspettative di tanti, perchè... si trova sempre un buon motivo per andare avanti quando si è attivi e propositivi (e testardi).

Credo che l'amico Filippo Ronco appartenga a quest'ultima categoria, rinunciatario non ce lo vedo proprio; sempre combattivo - attivo e propositivo, appunto. E anche testardo, sì. Ai sogni non si rinuncia, e a 10 anni di durissimo lavoro (ma anche di tante, grandi soddisfazioni, amicizie e belle cose, suppongo) nemmeno.

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Un posto a Tabula (Rasa) anche per Nicolas

Ricordate Lorenzo? e Annalisa? forse sì, forse no.

Di sicuro però ricorderete il progetto Tabula Rasa. "Un gruppo di amici - come racconta uno di loro, Leonardo Franceschetti - che si conoscono da una vita, e che decide parecchi anni or sono di dar vita al gruppo VLN (ossia" Vivi La Natura"), una sigla dietro la quale si nasconde la voglia di stare insieme dandosi anche nuove finalità.

Natura, in Valpolicella, anche se non vuoi fa rima con vino.
E vino fa rima con terra e gente, con memoria e futuro.
E dopo una vendemmia finita a secchiate d'acqua e a pigiar l'uva coi piedi, come fai a non pensare a sdebitarti per tanta felicità? 

Quel vino non andava semplicemente bevuto tra di noi, doveva uscire nelle nostre comunità: nacque così l'idea di venderlo per aiutare un bambino che avesse in qualche modo bisogno di aiuto e fosse magari residente vicino a noi per poterlo conoscere di persona, e farci piú convinti e convincenti nel proporlo".

Il primo bambino aiutato in questo modo fu Lorenzo, la seconda fu Annalisa, ora tocca a Nicolas. Il fine è quello di vendere queste bottiglie per dare una mano anche a lui, che ha solo 1 anno e una manciata di giorni, ed è nato affetto da prematurità severa: una condizione che ha impedito il normale sviluppo dei suoi organi, costringendo lui e la sua mamma a un calvario senza fine di costose cure e interventi chirurgici. I prossimi dovranno tenersi negli USA, ed è per questo che ha bisogno che tante persone apprezzino il vino dei suoi nuovi amici della Tabula Rasa...

Come già per le precedenti bottiglie, anche per questo vino tutti hanno contribuito in maniera assolutamente gratuita: dalla realizzazione del vino (sulla cui buona riuscita ha vigilato uno degli amici del gruppo, l'unico infiltrato che si occupa di vino anche nella vita) al suo confezionamento, nessuno ha voluto un centesimo. Bottiglie, etichette, capsule, tappi in sughero: tutto è stato donato. 

Nelle bottiglie da 500 cl (nel 2013 le vecchie vigne di Leonardo non hanno dato molto prodotto) quest'anno è finito un...esperimento. Il primo esempio di Valpolicella con macerazione carbonica, un blend di rondinella e teroldego sottoposti alla tecnica utilizzata per fare il Novello.

Il risultato è un vino di grande bevibilità, con ingannevoli profumi dolci di caramelle alla fragola o al lampone, ma un'acidità croccante da ciliegia marasca fresca. 

Le bottiglie sono in vendita a 10 Euro: andranno tutti a Nicolas, perchè la sua promessa di vita si realizzi.

 

 

VINISUD: merci beaucoup!

 Et voilà, VINISUD 2014 c'est fini..!

a distanza di qualche giorno dal rientro in Italia, si fanno i conti con ancora un po' di rimpianto per aver dovuto lasciare troppo presto amici vecchi e nuovi e una città come Montpellier: molto bella, molto moderna (ed efficiente), con un'impronta artistica e colta.

VINISUD è stata una bella esperienza: bello e funzionale l'ampio spazio 2.0 al Pav.2, gestito in maniera impeccabile dalla squadra di Sowine (Marie, Sylvain, Justine, Sebastian...), ai quali la fiera ha affidato da alcuni anni la parte di comunicazione sui new media, di grande interesse la presenza di Wine Mosaic, dove erano riuniti produttori da un po' tutto il bacino Mediterraneo, parecchie belle scoperte nei numerosi assaggi fatti qua e la' nei 3 giorni di fiera, dentro e fuori i padiglioni - ovvero nei dopo salone, più o meno informali, cui abbiamo partecipato. 

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Gennaio tra innovazione, degustazioni e business

Mese complicato, zeppo di cose, di assaggi, di incontri, questo gennaio.

L'estratto secco però si può riassumere in due sole parole: innovazione e business. Questi concetti sono stati al centro del secondo, intenso Wine Business Innovation Summit (tenutosi a Monaco di Baviera) del quale, questa volta, gli interessati potranno leggere qualcosa in un (autorevole) sito altro, che solitamente non parla di vino.  

Innovativo, o meglio nuovo rispetto alle edizioni precedenti è stato anche il tradizionale appuntamento "Amarone in Villa" a Villa de Winckels.

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3 libri per il 2014

 Tra una bottiglia di vino e l'altra, gli ultimi giorni di quest'anno hanno portato anche qualche libro tradizionale (= in carta), che potrà rivelarsi utile anche nei mesi che ci aspettano.

Cominciamo dal primo: Vitenda, l'Agenda del Vitivinicultore (Edizioni Morando), è una tradizione che l'editore Morando porta avanti da parecchi anni, e come ogni anno, è ricchissima di foto, notizie, consigli...tra una riga e l'altra, si può perfino scrivere con la penna.

Inutile ripetere che libri come questo sono tanto utili quanto scomodi da portarsi dietro: all'estetica (e all'ostinazione di quei lettori che non riescono a rinunciare alla fisicità dell'oggetto-libro) è decisamente sacrificata la praticità d'uso e la funzionalità. Tuttavia, abbiamo buone speranze nel ritenere che presto, accanto alla versione cartacea - che può sempre fare bella mostra di se' su qualche tavolo - potrà comparire anche la versione elettronica, da scaricare direttamente su un tablet o uno smartphone. Per non rimanere mai senza i suoi preziosi consigli, e anche perchè un lavoro redazionale come questo merita un destino più onorevole del fare da zeppa alla gamba di qualche tavolino traballante (o, come suggeriscono loro stessi, da arma impropria contro qualche insetto molesto).

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Chips & wine

 D'accordo, forse non sono il primo cibo che ci viene in mente quando parliamo di abbinamenti con il vino.  Però, ammettiamolo: a chi non piacciono le patatine nel sacchetto? ormai ce ne sono di tutti i tipi, i formati, i gusti e i prezzi.

Bianche, gialle o rossicce, lisce o grigliate, le patatine danno dipendenza (sono fatte apposta per questo, del resto).

All'estero evidentemente le mangiano più di noi, in ogni momento. Al punto che qualcuno  ha pensato bene di azzardare qualche abbinamento con il vino. 

Ecco allora che le patatine al gusto di barbecue potrebbero accompagnare un bicchiere di Syrah o di Zinfandel, mentre quelle più semplici e classiche si potrebbero abbinare ad uno Chardonnay charmat. E via elencando.

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EWBC-DWCC 2013: il sapore della Rioja

Era l'agosto 2008 quando un gruppo di entusiasti del web e del vino si davano appuntamento a Logrono, capitale della Rioja, per quello che sarebbe diventato, da quel momento, l'evento più importante dell'anno nel suo settore. Dall'intuizione (e dal lavoro duro) del trio Ryan e Gabriella Opaz e Robert McIntosh prendeva vita l'European Wine Blogger Conference, una tre-giorni di incontri, dibattiti, degustazioni di carattere internazionale.

In questi  pochi anni il mondo è cambiato 2 o 3 volte, radicalmente. Il mezzo nel quale tutti sguazziamo da sempre allegramente - il web - è un'altra cosa rispetto ad allora. Per questo oggi i fondatori hanno ritenuto più opportuno ampliare la definizione: non di solo wine blogging, ma di comunicazione del vino con i media digitali (digital wine communication) si sta dunque parlando. 

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Vendemmia a Santorini e prezzi delle uve in America: giro del mondo in 4 articoli

In questi giorni e ancor più nei prossimi la raccolta delle uve entrerà nel vivo, almeno in Italia. E proprio nel nostro paese, che ogni anno lotta con la carenza della manodopera, qualcuno è tornato a vedere vendemmiatori italiani tra i filari...Un po' per necessità, un po' per autentica curiosità nei confronti del mondo del vino. Se ne parla qui.

Nella bellissima isola greca di Santorini invece, la vendemmia è già stata archiviata da un pezzo. Per la Santo Wines, Unione delle Cooperative di Santorini (partner della storica azienda greca Tsantali) si è trattata di una delle vendemmie più anticipate degli ultimi anni: iniziata il 30 luglio con la raccolta delle uve bianche athiri, proseguita con quelle di assirtiko, in agosto ha poi interessato le varietà rosse mavrotragano e voudomato, la bianca aidani per concludersi con la rossa mandilaria. Il 25 agosto tutte le uve erano state incantinate.

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Vinitalybio (Another Big Love in Verona)

Se è vero che la vitalità di un settore si misura anche dal numero di manifestazioni/eventi/fiere che riesce a generare, non c'è dubbio che quello del vino e dintorni sia un comparto ancora dinamico e combattivo (per non dire  combattente).

In particolare, all'interno del mondo enoico sempre più da qualche anno a questa parte la parola d'ordine che risuona è "bio". Non importa di che genere, se -logico o -dinamico, l'importante è che si possa definire organic, e con tanto di certificazione. Molti in Italia nutrono (con non poche ragioni) diffidenza somma nei confronti delle certificazioni ufficiali, ma, amici miei, se non potete esibire quel famoso pezzo di carta rischiate di restare tagliati fuori da più di un mercato estero. Ne vale la pena? in certi casi sì, in certi casi no; ciascuno faccia le sue considerazioni.

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