I contenitori (per la vinificazione o l'affinamento, o per entrambi) sono da sempre uno dei chiodi fissi di enologi e produttori di strumenti per l'enologia. Un po' per moda, un po' perché i gusti dei consumatori con il tempo cambiano davvero, e un po' perché anche le conoscenze tecnico-scientifiche si affinano, non passa anno senza che non salti fuori qualche nuovo ritrovato. Basta una visita ad un qualunque salone internazionale del settore per rendersi conto della varietà di prodotti in commercio. Alcuni appaiono più pretestuosi che realmente innovativi, altri no, sono decisamente un nuovo modo d'intendere il vaso vinario.
Read MoreCembra, o della "valle faticosa" →
Siamo stati alla XXIX Festa del Muller Thurgau e ci hanno spiegato che...
Read MoreAssaggiati e piaciuti (vini da vacanze, e non solo)
"Cépage" Spumante Brut - Le Morette - Valerio Zenato. Fiori bianchi, frutta matura, qualche sensazione tropicaleggiante, tanta freschezza e facilità di beva per questo Charmat lungo da uva turbiana (ovviamente, dato il produttore): una bolla-che-balla e mette di buon umore fin dal primo sorso.
Read MoreRadici del Sud 2016: il tour
Qualcuno ha mai assaggiato un Locorotondo DOC? E un Alezio DOC? Di cosa sa il Minutolo? E il Bianco d'Alessano, o il Francavilla?
Read More#radicidelsud16: my tweetbook
Never been in Puglia? - or in Basilicata, in Campania, in Calabria, in Sicily... in the Southern regions of Italy, I mean -
Then the exhibition Radici del Sud would be a great opportunity for have a look at those places. And for tasting those wines as well.
Read MoreRadici del Sud: appuntamento a Bari
Comincia bene la settimana della Puglia. A poche ore dall'inizio della grande kermesse di Radici del Sud, dall'Abruzzo giungono i risultati dell'edizione 2016 de La Selezione del Sindaco, il tradizionale concorso riservato alle piccole cantine italiane: su oltre il migliaio di vini partecipanti da tutta Europa si libra un rapace, il "Falco Nero Salice Salentino Riserva 2009" delle Cantine De Falco, un negroamaro in purezza.
Read More5 consigli per vendere vino in Giappone
Sempre più spesso e sempre più cantine guardano al Giappone come ad un mercato molto promettente per i loro vini, e hanno ragione, perché lo è, molto più della Cina. Il vino è l'unico prodotto a crescere con tassi annuali superiori al 5%, al punto che molte ditte giapponesi produttrici di birra stanno investendo nell'acquisto di aziende distributrici di vino. Come sempre però, occorre affrontarlo con cognizione di causa, una strategia ben precisa, gli strumenti e le competenze giuste. E magari, con l'aiuto di qualche dritta, come quelle che vengono da uno che di mercati e di vino se ne intende, almeno un po': Angelo Gaja.
Read MoreDue pirati per una schiava
Prendi due giovani enologi, una grande passione per un vitigno per troppo tempo trascurato un po' da tutti (produttori compresi), un'idea suggestiva e un po' folle di comunicazione, tanto duro allenamento, ed ecco, l'operazione "Pirati del Kalterersee" é servita, su un tandem, e per 1000 km di viaggio...
Read MoreGiacomo Rallo: "Informare per formare"
Me lo disse all'alba di quella rivoluzione che il web e i suoi strumenti avrebbero portato anche nel mondo del vino, nel 2004, quando lo intervistai per un servizio che stavo preparando sul tema "La comunicazione e le aziende del vino", perché anche su quell'argomento aveva le sue idee. Giacomo Rallo, fondatore dell'azienda Donnafugata, andatosene all'improvviso, nelle prime ore di questa giornata, è stato uno dei grandi protagonisti della rinascita della Sicilia del vino: uno di quelli che ci credeva, alla sua terra, e ha sempre lavorato e lottato perché essa stessa si rendesse conto di quanto vale. Un cavaliere di nome e di fatto prima ancora che il presidente della Repubblica lo insignisse tale nel 2006, per meriti sul lavoro. Per questo oggi voglio riproporre che cosa mi disse, in occasione di quella intervista:
Read MoreTre vini siciliani - e un fuorisacco
Non c'è dubbio che Sicilia En Primeur rappresenti un'occasione imperdibile per farsi la bocca - letteralmente - sull'ultima annata dei vini isolani e su alcune precedenti. Il 2015 è stata una vendemmia , a detta dei produttori, a 5 stelle, perché tutti i diversi territori sono stati messi nelle condizioni di esprimersi al meglio, con tempi di raccolta spalmati su quattro mesi: c'è chi ha potuto iniziare già alla fine di luglio, e chi ha tirato avanti fino agli ultimi giorni di ottobre. I vini in assaggio, presentati da ben 52 partecipanti (su 79 aderenti ad Assovini), sono stati oltre 370, e ce n'era per tutti i gusti, i vitigni e gli stili. Gli assaggi alla cieca o al banco perciò, sono stati tutti interessanti, ma quelli più appaganti e divertenti, personalmente, non appartengono a questi momenti canonici, bensì a quelli più contestualizzati delle visite nelle aziende, dei pranzi e delle cene.
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